Traffico in stazione e Tav a Vicenza: proposte di soluzione

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Egregio Direttore, mancano pochi giorni all’inizio del nuovo anno scolastico e, fra i tanti problemi irrisolti, rimane anche quello delle lunghe file di auto, in ambo i sensi di marcia, davanti al piazzale della Stazione ferroviaria, provocato dall’attraversamento continuo di studenti diretti a scuola. Tante parole, tante promesse, tante proposte ma nulla di fatto. Scartando il semaforo a chiamata, che peggiorerebbe la situazione, e la passerella, troppo costosa e che pochi utilizzerebbero, l’unica soluzione percorribile sembrerebbe essere il sottopasso pedonale da progettare in corrispondenza del sottopasso ferroviario lato est (verso Monte Berico).

Il sottopasso sarebbe da collegare direttamente con questo oltre ad avere logicamente l’uscita sia sul piazzale esterno della Stazione sia sull’atrio della stessa sia anche utilizzando quella già esistente. Oltre a ciò il sottopasso ferroviario potrebbe proseguire verso il fiume Retrone, scavalcandolo con una passerella in modo da avere un collegamento diretto con viale Fusinato dove prevedere un opportuno parcheggio auto.

Sicuramente qualcuno tirerà in ballo l’Alta Velocità. Consci che ne sentiremo parlare per almeno altri 10 anni, resta solo da sperare che, nel frattempo, arrivi qualche politico di buon senso che riporti RFI a ritornare al primo progetto AV che prevedeva il passaggio esterno a sud della Città. Una linea retta Montebello – Grisignano con velocità anche di 300 Km/h anziché i 120 previsti attualmente che declassano anche la linea esistente. Un consistente risparmio non solo di linea in termini chilometrici ma, soprattutto, in termini di costi al chilometro. Tutti i treni merci e quelli viaggiatori che non fermano a Vicenza passerebbero all’esterno; quelli AV che fermano in città, percorrerebbero il tratto di linea storica Montebello – Grisignano con fermata nell’attuale Stazione. Si risparmierebbero circa 80 case, varie fabbriche, tutte le infrastrutture esistenti e e si eviterebbe la costruzione e l’impatto con la visione di un cavalca ferrovia a 6 campate da viale Maganza all’attuale Stazione SVT. Ma l’aspetto principale è che verrebbe risparmiata la città da una distruzione da ovest ad est. Ragioniamoci tutti assieme e se qualcuno riesce a convincermi che ho torto, mi adeguo. Cordiali saluti. 

Luigi Damian