
BOLOGNA (ITALPRESS) – Quali sono le implicazioni dell’intelligenza artificiale per la gestione, la conservazione e la fruizione del patrimonio archivistico? E come si possono sfruttare le sue opportunità, garantendo al contempo un approccio responsabile e consapevole? Queste le domande alle quali prova a rispondere con giornata di studio “Archivi e intelligenza artificiale responsabile. Esperienze Opportunità Cautele”, in programma oggi a Bologna, su iniziativa della Cooperativa Ebla, con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna, Anai Emilia-Romagna (Associazione nazionale archivistica italiana) e Anai Marche e il patrocinio del Comune di Bologna.
Obiettivo dell’evento è aumentare la consapevolezza sulle potenzialità e sui rischi dell’intelligenza artificiale nei contesti archivistici e condividere esperienze e buone pratiche tra professionisti, ricercatori e rappresentanti delle istituzioni.
Nella mattinata, l’attenzione è stata focalizzata sull’adozione dell’intelligenza artificiale in ambito archivistico, con approfondimenti su casi di utilizzo per la classificazione automatica dei testi, calcolo automatico dell’interoperabilità dei formati, sfide etiche e pratiche della classificazione documentale con l’intelligenza artificiale, e un ulteriore focus sul progetto di ricerca internazionale InterPARES Trust AI, al quale la Regione Emilia-Romagna partecipa come partner.
Nel pomeriggio analisi di alcune applicazioni concrete e sperimentazioni in corso, con interventi sull’uso di modelli linguistici per l’elaborazione di documenti giuridici e sulle esperienze di descrizione e accesso ai fascicoli processuali, e un focus sulla sperimentazione condotta dall’Archivio di Stato di Bologna e ParER, Polo archivistico dell’Emilia-Romagna, sui fascicoli processuali relativi al caso della Uno Bianca.
“È importante il richiamo, nel programma del convegno, all’approccio etico e normativo europeo all’Intelligenza artificiale- dichiara l’assessora all’Agenda Digitale, Elena Mazzoni-. In questo modo si sottolinea la necessità che l’intelligenza artificiale sia sicura, trasparente e rispettosa dei diritti fondamentali e dei valori europei. Gli archivi sono un bene culturale primario e l’intelligenza artificiale, in questa prospettiva, deve essere pensata come uno strumento potente al servizio della loro tutela, gestione, accessibilità e valorizzazione. Ed è un orgoglio, per la Regione Emilia-Romagna, il fatto che due significativi progetti della Regione saranno illustrati nel corso dei lavori”.
-Foto regione Emilia Romagna-
(ITALPRESS).