
Il consigliere regionale di Europa Verde Andrea Zanoni interviene sulla questione dei tagli alle province, sul quale era recentemente intervenuto anche il presidente della provincia di Vicenza, Andrea Nardin (leggi qui).
“Tagli del 70% ai fondi per la manutenzione stradale nelle Province venete: la sicurezza dei cittadini sacrificata sull’altare delle grandi opere – afferma il consigliere -. Come denunciato nell’assemblea nazionale dei presidenti di Provincia tenutasi a Roma, i tagli alla sicurezza stradale stanno assumendo proporzioni drammatiche.
Nel Veneto la situazione è particolarmente allarmante: i dati di UPI Veneto mostrano tagli di oltre 13,5 milioni di euro per il 2025-2026, riduzioni che colpiscono duramente tutte le province venete. Il decreto Milleproroghe, convertito in legge lo scorso 24 febbraio, contiene una norma di carattere finanziario passata in silenzio che riduce drasticamente i fondi disponibili per la manutenzione stradale.
Come evidenziato dal segretario generale di UPI Veneto – commenta Zanoni – Carlo Rapicavoli, si tratta di una vera e propria mannaia. In sintesi si assiste ad una perdita di 13 milioni nel 2025 e nel 2026, e così i lavori non sono oggetto di copertura.
Tagliare solo per il Veneto, con i bilanci già approvati e le procedure di affidamento dei lavori in corso, è un’insicurezza urbana e delle zone rosse. Questi tagli – spiega Zanoni – mettono a rischio oltre 7.200 km di strade provinciali, con centinaia di ponti e viadotti a rischio manutenzione. In provincia di Belluno si registra un taglio di 1.144.646 euro, Padova perde 2.471.316 euro, Rovigo 871.695 euro, Treviso 2.269.241 euro, Venezia 2.234.430 euro, Verona 2.255.325 euro e Vicenza 2.317.967 euro. Un totale di 13.564.620 euro sottratti alla sicurezza dei cittadini veneti.
Mentre le nostre strade provinciali cadono a pezzi, la destra in Regione Veneto e al Governo si comporta come una vera calamità per i veneti e per tutti gli italiani. Si spendono milioni di euro per la pista da bob delle Olimpiadi, lievitata a 124 milioni di euro, e circa 14 miliardi di euro per il Ponte sullo Stretto, decine di milioni per il buco finanziario della Superstrada Pedemontana Veneta, più di 30 miliardi per comprare nuove armi, ma si tagliano i fondi essenziali per la sicurezza quotidiana dei cittadini.
Non possiamo dimenticare la tragedia del ponte sull’Agno a Valdagno, recentemente crollato, che ha causato la morte di due cittadini innocenti -continua- Zanoni -. Una tragedia che poteva essere evitata con adeguati investimenti nella manutenzione delle infrastrutture esistenti, invece di disperdere risorse in opere faraoniche.
Il ministro Salvini, che tanto predica di sicurezza innalzando le sanzioni, non si accorge che la sicurezza parte anche dal diritto di usare strade conformi e adeguatamente manutenute? No, lui fa proclami, riempie i social e si fa vedere agli eventi sportivi, mentre ignora le vere priorità del Paese – sottolinea ancora il consigliere di Europa Verde -.
Piuttosto che spendere miliardi per le Olimpiadi invernali e decine di miliardi per un’opera come il Ponte sullo Stretto, dovrebbe pensare ai milioni di cittadini che rischiano di venire inghiottiti da voragini o travolti da ponti che si sbriciolano sotto il peso dei decenni. Questo è il paradosso della Lega: guardare il proprio pollice per nascondere la luna. In vista delle elezioni regionali di novembre, continuerò a denunciare gli sprechi del Governo Meloni e della Giunta Zaia. È tempo di mandare a casa questa classe dirigente che ha dimostrato di non saper gestire le risorse pubbliche nell’interesse dei cittadini”, conclude Zanoni.