A Barcellona tornano le gomme più dure: pronte le C1, C2 e C3

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ROMA (ITALPRESS) – La seconda tripletta della stagione si conclude in un’altra pista classica della Formula 1, quella di Barcellona-Catalogna, sede dal 1991 del Gran Premio di Spagna. È uno degli appuntamenti più attesi perché si svolge su una delle piste più complete dal punto di vista tecnico. Quest’anno la tappa spagnola vedrà l’entrata in vigore di una direttiva tecnica della Fia sulla flessibilità delle ali che, secondo alcuni esperti, potrebbe anche avere un effetto sulle prestazioni delle monoposto. Inoltre, Barcellona è spesso la pista dove le squadre introducono importanti aggiornamenti tecnici, proprio per metterli alla prova su un tracciato così esigente. Sul podio del Gran Premio di Spagna i piloti indosseranno un’edizione speciale del classico Pirelli Podium Cap, disegnata dal designer Denis Dekovic, di colore arancione, ispirata ai paesaggi soleggiati della regione catalana.

Così com’è sfidante per le vetture, il circuito lo è anche per i pneumatici. Dopo due appuntamenti consecutivi con la terna più morbida della gamma 2025, come tradizione, Pirelli ha selezionato per questo appuntamento quella più dura, con la C1 come Hard, la C2 come Medium e la C3 come Soft. 

Le tre mescole sono state rinnovate rispetto allo scorso anno, in particolare la C2, rendendole più equidistanti fra loro in termini di prestazione: ciò potrebbe portare a privilegiare Medium e Soft in gara. Le forze esercitate sulle gomme sono medio-alte, visto che sono sollecitate da diverse curve veloci, come la terza e le ultime due, entrambe a destra. L’angolo più stressato è l’anteriore sinistro, considerato che ci sono più curve destrorse.

Sebbene il Circuit de Barcelona-Catalunya non sia più la sede più usata per i test delle squadre – stante la sostanziale eliminazione delle prove durante la stagione e la forte riduzione di quelle precampionato – rimane un banco di prova molto importante. Infatti, Pirelli ha scelto di provare qui per la terza volta (la prima nel settembre 2024 e la seconda nel gennaio scorso) per sviluppare la gamma di pneumatici per la prossima stagione: l’appuntamento è per martedì 3 e mercoledì 4 giugno, quando saranno impegnati i piloti di Mercedes (entrambi i giorni), Racing Bulls (martedì) e Red Bull (mercoledì).

Da anni ormai il doppio pit-stop è praticamente obbligato al Montmelò e la gara dello scorso anno non ha fatto eccezione. Tutti i piloti sulla griglia hanno scelto la Soft per il primo stint: l’unica eccezione è stata Albon (Medium), che però partiva dalla pit-lane. Dodici piloti hanno utilizzato tutte e tre le mescole disponibili, lasciando la Hard per l’ultima porzione di gara, mentre i tre piloti finiti sul podio – nell’ordine Verstappen, Norris e Hamilton – sono passati sotto la bandiera a scacchi montando un secondo set di Soft. Dal 1991 ad oggi il tracciato ha subito alcune variazioni, soprattutto nell’ultima parte, con vari tentativi di creare delle opportunità di sorpassi, in particolare con l’introduzione nel 2007 di una chicane molto lenta prima dell’ultima curva, che portò a un rilevante innalzamento (più di quattro secondi) del tempo sul giro.

Dal 2023 si è tornati all’impostazione iniziale, con le ultime due curve raccordate in modo da rendere molto più filante l’ingresso sul rettilineo dei box, uno dei più lunghi della stagione. Il circuito attuale è lungo 4,657 chilometri, da ripetere 66 volte e comprende 14 curve (otto a destra, sei a sinistra). Le curve che generano il livello di carico aerodinamico più alto sono la 3 e la 9, entrambe a destra.

-Foto ufficio stampa Pirelli-
(ITALPRESS).