Dalle riforme napoleoniche ai nuovi casino online: quando il gioco d’azzardo diventò legale per decreto imperiale

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Gioco d'azzardo online
Gioco d'azzardo online

Chi direbbe mai che l’origine dei moderni nuovi casino online affonda le radici… nell’epoca napoleonica? Eppure è così. Dietro le piattaforme digitali sicure, regolamentate e tassate che conosciamo oggi, si nasconde un’impronta storica lasciata da Napoleone Bonaparte, che nel XIX secolo rivoluzionò non solo la geopolitica europea, ma anche la concezione stessa del gioco d’azzardo.

Il vizio che diventò risorsa fiscale

Prima dell’arrivo dei codici napoleonici, il gioco era una pratica diffusa e malvista, repressa più che regolamentata. Osterie, piazze e salotti nobiliari erano pieni di giocatori, ma mancava un sistema unico di leggi. Napoleone capì che il proibizionismo non funzionava: meglio legalizzare e incassare.

Ecco cosa introdussero le sue riforme nei territori italiani sotto il controllo francese:

  • Licenze statali per case da gioco;
  • Tasse sui giochi, da incassare regolarmente;
  • Registri pubblici dei giocatori;
  • Repressione più severa del gioco clandestino;
  • Codici uniformi per regolare l’intero sistema.

Italia divisa, gioco a macchia di leopardo

Il “modello Napoleone” non si diffuse ovunque: fu applicato in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e nel Regno di Napoli, mentre altrove – come nel breve periodo di occupazione dello Stato Pontificio – resistettero i vecchi divieti ecclesiastici. Ma bastò per cambiare la cultura del gioco: da nemico pubblico a risorsa per lo Stato.

Dalla roulette al digitale

Giochi come il Faraone, la Bassetta o il Biribissi furono regolamentati o addirittura censiti per la prima volta in epoca napoleonica. E se allora le autorità sorvegliavano le bische con occhi fiscali, oggi lo stesso principio vale per i casino online moderni, che operano con licenza, protezione dei dati e controlli antiriciclaggio.

Proprio come Nine Casino 2 e altre piattaforme legali, che ricalcano lo schema avviato due secoli fa: gioco legale, giocatore registrato, Stato come arbitro (e beneficiario).

La visione di un imperatore

Napoleone non amava il gioco, ma lo capì politicamente: da problema morale a fonte di ordine e denaro pubblico. La sua eredità giuridica è tuttora visibile nel concetto stesso di gioco regolato, cuore pulsante dei nuovi casino online.

E oggi, quando accediamo a una piattaforma certificata e sicura, magari senza nemmeno pensarci, stiamo – inconsapevolmente – continuando una storia iniziata con un imperatore.