Diocesi di Vicenza: nuovi sacerdoti, accoglienza dei rifugiati e un’eccezionale collezione di icone etiopi

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Diocesi Vicenza Alex Cailotto e Paolo Allegro

La Diocesi di Vicenza è stata e sarà protagonista di importanti eventi che ne sottolineano la vitalità e l’impegno in diversi ambiti. Tra le attività recenti e future, spiccano l’ordinazione di due nuovi sacerdoti, l’organizzazione di iniziative per la Giornata Mondiale del Rifugiato e una significativa donazione di opere d’arte sacra etiope, che arricchiranno il patrimonio diocesano.

Due nuovi sacerdoti per la Diocesi: Alex Cailotto e Paolo Allegro

Diocesi Vicenza Alex Cailotto e Paolo Allegro

Domenica 8 giugno, la Cattedrale di Vicenza ha ospitato un’importante celebrazione: il Vescovo Giuliano Brugnotto ha ordinato due nuovi sacerdoti per la Diocesi di Vicenza: don Alex Cailotto e don Paolo Allegro. Entrambi diaconi diocesani, hanno completato il loro percorso formativo presso il seminario vicentino. L’omelia pronunciata dal Vescovo Giuliano durante l’ordinazione ha sottolineato l’importanza di questi nuovi presbiteri per la comunità diocesana.

La Giornata Mondiale del Rifugiato: una settimana di iniziative per l’accoglienza

In vista della Giornata Mondiale del Rifugiato, che si celebra ogni anno il 20 giugno su indicazione dell’ONU, la Diocesi di Vicenza, in collaborazione con una vasta rete di associazioni e enti, ha promosso una serie di iniziative che si terranno dal 16 al 21 giugno. La presentazione degli appuntamenti si è svolta venerdì 6 giugno nella sala San Francesco dei chiostri di San Lorenzo a Vicenza, che sarà anche sede di diversi eventi.

Tra gli organizzatori, oltre alla Diocesi di Vicenza, figurano Associazione Centro Astalli, Progetto SAI Comune di Vicenza, Centro Culturale San Paolo, Spazio Porto (Arci Servizio Civile), Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Cosmo Società Cooperativa Sociale, Associazione Comunicando, Cooperativa Tangram e Cooperativa Insieme, Associazione Presenza Donna, Hu.seed, Non Dalla Guerra, Acli Vicenza e Mediterranea.

Padre Sergio Durigon, scalabriniano e responsabile diocesano di Migrantes, ha evidenziato come le iniziative si muovano nell’orizzonte della “pace ‘disarmata e disarmante'”, richiamata da Papa Leone XIV. Ha inoltre ricordato la lunga tradizione della Diocesi di Vicenza nell’accoglienza e nell’accompagnamento dei richiedenti asilo, e l’importanza del lavoro nelle comunità cristiane per diffondere la cultura dell’integrazione. L’obiettivo è anche quello di pregare per tutte le vittime che hanno perso la vita cercando un futuro migliore, in un’ottica di collaborazione tra diverse istituzioni.

Matteo Tosetto, assessore per le politiche sociali del Comune di Vicenza, ha ribadito il valore del “lavorare in rete”, che a Vicenza si conferma una buona pratica. L’amministrazione comunale si impegna a facilitare non solo l’accoglienza, ma anche l’integrazione delle persone rifugiate e richiedenti asilo, considerandola un’esperienza generativa che abbassa i conflitti e crea collaborazione.

Giovanni Tagliaro, presidente del Centro Astalli Vicenza, ha descritto l’ultimo anno come “particolarmente impegnativo”, ma ha confermato che la direzione della collaborazione in rete è quella giusta. Maurizio Dell’Amico, coordinatore del Progetto SAI del Comune di Vicenza, ha infine sottolineato l’approccio della rete nel promuovere “cultura, informazione e stimolando l’Incontro come mezzo per aumentare le reti di aiuto”, evitando la polemica per produrre risultati utili e sostenibili.

Il Cardinal Tomasi dona la sua eccezionale collezione di icone etiopi alla Diocesi di Vicenza

Venerdì 6 giugno si è concretizzata un’altra importante acquisizione per la Diocesi: il Cardinal Silvano Maria Tomasi ha donato la sua vasta collezione di icone etiopi al Museo diocesano “Pietro G. Nonis”. La collezione è di eccezionale valore e dimensione, comprendendo 64 icone grandi, 47 icone piccole, 132 croci metalliche, 27 croci lignee e altro materiale, risalente a un periodo storico che va dal XVI al XX secolo.

Il Cardinal Silvano Maria Tomasi ha spiegato che questa donazione permetterà di “lavorare insieme e conoscere la Chiesa in Africa attraverso i prodotti che ha realizzato negli ultimi secoli”, definendo l’iconografia etiopica una “teologia visiva”.

Il Vescovo Giuliano Brugnotto ha espresso profonda gratitudine al Cardinal Tomasi a nome dell’intera diocesi per aver pensato a Vicenza e in particolare al Museo diocesano, con il quale il Cardinale aveva un legame di amicizia e conoscenza con il Vescovo Nonis. Ha evidenziato che si tratta di “oltre 400 pezzi di grande valore, espressione della religiosità cristiana etiope” e che, essendo il Cardinale scalabriniano, questa è un’azione non solo culturale ma anche missionaria, che permetterà di “tenere un legame con le Chiese africane, in particolare con quella etiope”. Questa collezione rappresenta un’opportunità di conoscenza per privati, scolaresche e turisti.

Monsignor Francesco Gasparini, direttore del Museo diocesano, ha confermato l’unicità della donazione: “Quella che il Cardinale ha donato alla diocesi di Vicenza è la più grande collezione di arte etiopica fuori dall’Etiopia, perciò è un grande onore per il Museo diocesano ricevere questa collezione”. Ha poi ricordato che l’Etiopia è uno dei segni della cristianità da sempre presenti in Africa.