Rino Gattuso nuovo Ct azzurro

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Gennaro Gattuso detto Rino e Ringhio è il nuovo Commissario Tecnico della Nazionale. Lo ha annunciato sabato Gianluigi Buffon ai microfoni della Rai dopo il successo dell’Under 21 di Carmine Nunziata – tecnico federale di lungo corso – sulla Slovacchia nell’Europeo giovanile. Dopo gli elogi e un predicozzo patriottico agli azzurrini – in particolare al portiere Desplanches che ha agevolato la vittoria sulla Slovacchia “conservando” il prezioso gol realizzato da Casadei al settimo minuto – Gigi ha palesemente “liberato” la scelta di Gravina:”Siamo agli ultimi dettagli. Il presidente e tutta la Federazione, me compreso, credo che alla fine abbiamo fatto la scelta migliore possibile”. Sedici ore dopo – seguita con rispetto anche la bellissima omelia di Leone XIV – Gravina ha confermato di aver conferito l’incarico di Commissario Tecnico della Nazionale italiana a “Ringhio” che sarà presentato giovedì 19 giugno, alle ore 11, presso l’Hotel Parco dei Principi a Roma. “Gattuso – ha detto – è un simbolo del calcio italiano, l’azzurro per lui è come una seconda pelle…Lo ringrazio per la disponibilità e la totale dedizione con cui ha accettato questa sfida, condividendo il progetto della FIGC di sviluppo complessivo del nostro calcio…”.
Gravina, abituale visitatore apostolico e sostenitore – in mancanza d’altro – delle Under azzurre, non ha trovato tempo per elogiare i ragazzi di Nunziata promossi poche ore prima ai quarti dell’Europeo Under 21. E ho la presunzione di pensare che l’abbia come minimo infastidito la mia personale campagna a favore della scelta di un tecnico di Coverciano, com’è sempre successo nei casi di gravi crisi della Nazionale. Dalla “cantera” fiorentina sono usciti Valcareggi (Europeo ’68), Bearzot (Mondiale ’82) i suoi “vice” Maldini e Vicini, quest’ultimo “creatore” di un’Italia bellissima, protagonista delle Notti Magiche che solo Maradona poteva far diventare azul y blanco. Eccezioni, le imprese di tecnici juventini come Zoff – secondo all’Europeo del 2000 – e Lippi, il cui gruppo molto bianconerazzurro vinse clamorosamente il Mondiale del 2006. Ero – come in altre storiche occasioni – al Parco dei Principi quando fu decisa la spedizione tedesca contestata da big dell’informazione e non posso che augurare a “Ringhio” serenità e successo. Devo tuttavia a Mamma Rai – non sempre rappresentata dai voli biscardici di Adani – un prezioso dettaglio, l’intervista all’esperto dirigente Stefano Capozucca che ha cantato le lodi delle squadre giovanili azzurre – Under 21, 20, 19, 18, 17, 16 e 15 – lamentando la triste realtà che denuncio da tempo: il mancato impiego dei nostri talentini nel campionato e nella Nazionale A.
Tutto questo racconto mentre accanto a casa mia – protetto dai curiosi – gode una bella vacanza a Pantelleria il diciassettenne campione del Barcellona Lamine Yamal che il 1º settembre 2023, all’età di 16 anni e 49 giorni, dopo aver minutato nelle Under, ha ricevuto la sua prima convocazione dal Ct Luis de la Fuente per le qualificazioni al campionato d’Europa 2024. Sette giorni più tardi ha esordito con successo indossando la maglia delle Furie Rosse. Leggetevi il resto della storia. E’ bella come quella di Rivera, Bulgarelli, Bettega, Maradona, Rossi, Baggio, Del Piero e Totti, i “miei ragazzi”.