Montecchio Maggiore: Filivivi verso la cessazione della produzione, incontro in Regione per salvare i posti di lavoro

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filivivi Montecchio Maggiore
La sede della Filivivi di Montecchoi Maggiore

Domani, giovedì 3 luglio, è in programma un incontro in Regione Veneto per esaminare l’applicazione della Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) per cessazione parziale dell’attività, attivata lo scorso 23 giugno dall’azienda storica di filati “Filivivi”, con sede a Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza.

Un’importante vertenza lavorativa si apre dunque nel Vicentino. La crisi dell’impresa, partner storico di Marzotto e Lanerossi, ha spinto le organizzazioni sindacali a cercare soluzioni per salvaguardare la produzione e i posti di lavoro.

L’emergenza che si presenta è significativa: la “Filivivi” ha deciso di chiudere la produzione, motivando la scelta con la perdita di competitività economica. Questa decisione ha portato all’attivazione della CIGS per trentuno dipendenti su un totale di sessantacinque.

Filctem Cgil e Uiltec Uil si sono attivate per evitare la chiusura completa della produzione e la conseguente perdita di competenze fondamentali nel settore tessile per il territorio vicentino.

Antonio Cunsolo di Filctem Cgil e Alessandro De Cao di Uiltec Uil hanno dichiarato: “L’azienda ci ha comunicato l’intenzione di chiudere i reparti produttivi e mettere in CIGS 31 dipendenti su 65. L’incontro per esaminare l’applicazione della cassa tra le parti è stato fissato in Regione Veneto mercoledì 3 luglio”. I sindacalisti hanno poi aggiunto: “Noi organizzazioni sindacali assieme alla proprietà e al management vogliamo salvare questa produzione importante del Made In Italy: vanno verificate tutte le strade possibili per evitare una perdita di competenze elevate nel settore tessile, di posti di lavoro e di valore aggiunto per il territorio”. Hanno concluso con una nota di realismo: “Ce la metteremo tutta ma non sarà facile”.