
Il ponte del Marchese, situato lungo l’omonima strada nel quadrante nord di Vicenza, verso l’abitato di Rettorgole in comune di Caldogno, dopo alcune attività di censimento e ispezione risulta una struttura con classe di attenzione Alta e, a seguito di ulteriori accertamenti, ne è stato vietato il transito ai veicoli di portata superiore alle 26 tonnellate.
L’assessore ai lavori pubblici e alla mobilità Cristiano Spiller precisa che il ponte, realizzato nel 1965-66, è tranquillamente percorribile e la limitazione delle 26 tonnellate è una misura sufficiente a garantirne la sicurezza. «Nonostante questo, abbiamo deciso di prenderci per tempo, predisponendo un progetto che prevede la realizzazione di una nuova struttura. Questo passaggio ci permetterà infatti di cercare fin da subito un contributo ministeriale che possa finanziare l’opera».
L’Ufficio infrastrutture del Comune ha quindi incaricato uno studio esterno per la redazione del Documento di fattibilità delle alternative progettuali (Docfap), ovvero un documento che valuti le diverse ipotesi di interventi strutturali da eseguire sul ponte del Marchese. Delle possibili soluzioni, quella di non intervenire, quella di migliorare l’esistente e quella di demolire il ponte per realizzarne uno nuovo, la soluzione migliore è proprio quest’ultima e in questo senso è stato pensato un progetto, che prevede una nuova struttura costituita da due travi metalliche di altezza variabile fino ad un massimo di 3 metro e di luce complessiva pari a 43 metri. Per garantire il franco idraulico minimo – ovvero l’altezza libera che si lascia fra un livello che l’acqua non deve raggiungere, e quello massimo che effettivamente si consente venga raggiunto – previsto dalla normativa vigente, il nuovo ponte sarà realizzato ad una quota maggiore rispetto all’esistente così da garantire il libero deflusso delle acque del Bacchiglione, specialmente in condizioni di piena.
I lavori per realizzare il nuovo ponte del Marchese avranno una durata prevista di 7 mesi durante i quali si renderà necessaria la chiusura totale della viabilità con la conseguente necessità di deviare il trasporto pubblico e privato. Dal punto di vista economico, l’importo dei lavori è stimato in circa 3,2 milioni di euro che comporta un costo complessivo quantificato in via preliminare in 5.010.000 di euro. L’Amministrazione comunale finanzierà con fondi propri la somma di 187.893 euro per la redazione del Progetto di fattibilità tecnico economica (Pfte) al fine di procedere con l’affidamento dell’incarico. Per coprire la rimanente quota dell’opera, l’obiettivo è di richiedere un contributo al Ministero dell’Interno relativo alla messa in sicurezza degli edifici e del territorio per l’annualità 2026.