Luisetto (Pd): “Senza fondi per le impegnative di cura domiciliare, famiglie lasciate sole. Il Veneto anticipi le risorse come altre Regioni”

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Impegnative di cura domiciliare
Impegnative di cura domiciliare

Impegnative di cura domiciliare: la consigliera regionale dem denuncia la paralisi nel sostegno alle persone non autosufficienti: “Governo e Regione si rimpallano le responsabilità mentre i cittadini pagano il prezzo dell’abbandono”

«Le famiglie con persone non autosufficienti o disabili stanno vivendo da mesi una situazione insostenibile, e il silenzio delle istituzioni è assordante. Il Governo non ha ancora ripartito i fondi destinati alle impegnative di cura domiciliare, e la Regione Veneto non fa nulla per anticipare queste risorse, come invece fanno Regioni vicine. Questo immobilismo è vergognoso». A lanciare l’allarme è la consigliera regionale del Partito Democratico Chiara Luisetto, componente della commissione Sociosanitaria, che attacca duramente l’inerzia su un tema che tocca migliaia di famiglie venete.

Chiara Luisetto, consigliere regionale (PD) del Veneto
Chiara Luisetto, consigliere regionale (PD) del Veneto

Al centro della denuncia, lo stallo nella distribuzione dei fondi nazionali per il sostegno economico alle impegnative di cura domiciliare, ovvero quei contributi che servono ad aiutare i nuclei familiari a sostenere il carico della cura quotidiana dei propri cari in casa, in assenza o in alternativa all’assistenza residenziale.

«Quella che dovrebbe essere una priorità umanitaria e sociale è invece trattata come un fastidioso capitolo di bilancio – denuncia Luisetto –. Mentre il Governo non sblocca i fondi, la Regione si trincera dietro l’inerzia romana, rifiutandosi di anticipare le somme necessarie a garantire continuità di assistenza. Eppure, altre Regioni hanno dimostrato che si può intervenire comunque, con responsabilità e coraggio amministrativo».

La consigliera dem parla apertamente di “abbandono istituzionale” e chiede un intervento immediato per porre fine a uno stallo che rischia di trasformare una misura di civiltà in un’ingiustizia strutturale. «Parliamo di famiglie che, senza questo sostegno, si ritrovano sole ad affrontare costi economici e fatiche quotidiane, spesso con anziani, malati o disabili totalmente a carico. È una condizione indegna di un Paese che si definisce civile, ed è ancora più grave il fatto che nessuna delle due istituzioni si assuma la responsabilità di agire».

Luisetto conclude con un appello: «Il Veneto anticipi le somme, subito, come già fanno altre Regioni. E il Governo approvi senza ulteriori indugi la ripartizione dei fondi. Non c’è più tempo da perdere quando sono in gioco dignità, cura e diritti fondamentali».