
L’annuncio dell’introduzione del nuovo taser per i vigili del Consorzio di Polizia Locale Nordest Vicentino, il primo nel Vicentino a dotarsi di questo strumento, ha scatenato la reazione del consigliere comunale di Vicenza Francesco Rucco (FdI).
L’ex sindaco del capoluogo, sempre più “interventista” in vista di una possibile candidatura alle elezioni regionali, ha colto l’occasione per sottolineare quella che definisce una “scelta di buon senso” ma anche un “certo imbarazzo politico” da parte dell’amministrazione di Thiene.
Il nuovo modello Taser 10, presentato ufficialmente di recente, è dotato di un sistema di bodycam che registrerà l’intera azione in caso di utilizzo. La sperimentazione partirà dopo agosto, con un corso di formazione di sei mesi per dieci agenti, durante il quale il dispositivo sarà già operativo. Il consorzio ha anche siglato due protocolli con l’Ulss 7 Pedemontana e il 118, stabilendo procedure per l’uso e l’allerta immediata dei soccorsi medici.
“Apprendiamo con soddisfazione che il Consorzio di Polizia Locale Nevi ha deciso di dotare la Polizia Locale del taser”, ha dichiarato Francesco Rucco. “Una scelta di buon senso, che va finalmente nella direzione della tutela degli agenti e della sicurezza urbana. Ma una scelta che arriva con un certo imbarazzo politico: appena due settimane fa il sindaco Michelusi accusava Fratelli d’Italia di ‘fare politica sulla paura’ per aver organizzato un evento sul tema della sicurezza. Oggi, con questa decisione, è lui stesso a smentirsi”.
Insomma, una forzatura: come se l’argomento particolare “taser” coincidesse interamente con quello generale della sicurezza.
Rucco ha proseguito la sua analisi, affermando: “Quando parliamo di sicurezza non lo facciamo per allarmismo, ma per responsabilità. È evidente che anche a Thiene, nonostante le dichiarazioni di facciata, ci si è dovuti confrontare con una realtà ben diversa da quella raccontata in conferenza stampa. Il taser è uno strumento di deterrenza e di tutela, e bene ha fatto il comando della Polizia Locale ad accogliere questa opportunità con professionalità e prontezza. A loro va il nostro plauso”.
Sulla stessa linea si è allineata Giulia Scanavin, consigliera comunale di opposizione per Fratelli d’Italia a Thiene: “La verità è semplice: Michelusi ha dovuto fare i conti con i problemi che per troppo tempo ha negato. È bastato che il dibattito sulla sicurezza entrasse nell’agenda pubblica, anche grazie alla nostra iniziativa politica, per far emergere il disagio percepito dai cittadini. La scelta del taser è un passo avanti, ma conferma che avevamo ragione noi: il problema c’è e va affrontato con serietà, non con slogan ideologici”.
Rucco e Scanavin hanno concluso il loro intervento riaffermando l’impegno di Fratelli d’Italia: “Fratelli d’Italia continuerà a lavorare per una sicurezza reale e non ideologica. La realtà dei nostri territori richiede soluzioni concrete, non propaganda, ora al lavoro per il turno notturno della Polizia Municipale, nostro prossimo obiettivo”. La polemica sulla sicurezza e gli strumenti a disposizione della polizia locale si preannuncia quindi come uno dei temi caldi del dibattito politico in vista delle prossime scadenze elettorali.