Sergio Campana, dal Lanerossi al sindacato: se ne va una leggenda del calcio italiano. ViPiu.it e VicenzaPiù si uniscono al cordoglio generale

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Sergio Campana e l’Asso calciatori
Sergio Campana e l’Asso calciatori

Si è spento oggi a Bassano del Grappa, all’età di 91 anni, Sergio Campana, figura storica del calcio italiano e primo presidente dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC). Ex attaccante tra Lanerossi Vicenza e Bologna, avvocato e sindacalista per passione, Campana ha segnato un’epoca, lasciando un’eredità indelebile nel mondo sportivo e giuridico. Tra i primi messaggi di cordoglio quello del senatore vicentino Pierantonio Zanattin che sottolinea anche “la colleganza professionale con l’avv. Campana, gentiluomo d’altri tempi”.

Sincero è anche il saluto anche dalle redazioni di ViPiu.it e VicenzaPiù Viva per bocca di chi scrive, da sempre vicino allo sport:

“Oggi salutiamo non solo un dirigente di successo, ma un uomo che ha trasformato il calcio – da campo di gioco a diritto del lavoratore. La nostra testata si stringe con affetto alla sua famiglia e a chi, come noi, riconosce in Campana un esempio di rigore, impegno e visione”.

Dalla Serie A alla battaglia per i diritti

Nato il 1° agosto 1934 a Bassano del Grappa, Campana esordisce con il Vicenza nel 1953 in Serie B. Trascorre una stagione con il Bologna (1959‑61), prima di tornare in biancorosso: conta oltre 200 presenze e circa 64 gol (Wikipedia, Corriere del Veneto). Laureato in Giurisprudenza e iscritto all’albo nel 1967, alla fine dell’attività agonistica imprime una svolta radicale al calcio italiano.

L’AIC e 43 anni di diritti conquistati

Il 3 luglio 1968 Campana fonda l’AIC insieme a Rivera, Mazzola e altri campioni, diventandone presidente: incarico che manterrà fino al 2011 (Sky Sport, Wikipedia). Sotto la sua guida, l’associazione ottiene conquiste cruciali:

  • riconoscimento del calciatore come lavoratore (Legge 91/1981),
  • fine del vincolo sportivo, firma contestuale e diritto d’immagine;
  • fondi di previdenza e fine carriera.

Il primo sciopero calciatori nel 1974, con la celebre attesa di 10 minuti, resta uno dei momenti più emblematici della sua azione collettiva (Calcio News 24).

Lo sportivo, il giurista, il custode di coscienze

Sergio Campana ha unito la grinta del centravanti alle competenze dell’avvocato: un mix che gli ha permesso di negoziare con firme e intese, difendere giocatori di serie minori, e affermare un calcio più equo e moderno.

Cordoglio da tutto il calcio

L’AIC, la FIGC e gli ex colleghi hanno espresso profondo dolore: il presidente Gravina ha definito Campana “persona dal segno profondo, che ha dato dignità ai calciatori”. Anche la FIGC gli attribuisce il “ruolo determnainate nello sviluppo del calcio italiano” .

Addio, avvocato. Il tuo testamento di legalità e giustizia rimane ben vivo, per ogni calciatore e per lo sport di domani.