
Con le sue 64 pagine VicenzaPiù Viva N. 300, un altro traguardo raggiunto ma da superare (rivediamoci nei primi giorni di settembre dopo la pausa agostana), è in edicola a soli 4 euro, nonostante i… dazi, con L’Altra Vicenza inclusa, è ricevibile dagli abbonati per posta, sfogliabile anche online per gli abbonati web.
Trecento numeri di resilienza aspettando il 301°…
Sembrava ieri, comincerebbe a scrivere un qualunque editore, fondatore e poi anche direttore di una testata senza lacci e tantomeno lacciuoli. Ma arrivati al n. 300 di VicenzaPiù e a quasi 20 anni di esistenza (resilienza?) è bello pensare che siamo ancora qui, a farci leggere da voi, che ci raggiungete in edicola, sui taxi locali o da abbonati digitali. Sulla testata web consorella, Vipiu.it, vi proponiamo quella cronaca un po’ ragionata che interessa la comunità per risvolti più ampi e illuminati del tipico “dagli allo straniero!”, “se le cose vanno male è colpa di chi governava prima”, “vorrei ma non posso… aiutare i più deboli”… Di sicuro è una piccola parte del noioso quotidiano: aggettivo sostantivato che sta per “ripetitivo vivere giornaliero” non, per carità, per il quotidiano locale per antonomasia…
Ma quella parte di cronaca quotidiana, che ci tiene in contatto h24 ogni giorno e già più portata a far riflettere la massa dei nostri lettori/utenti (siamo la testata web con la più alta Domain Authority tra quelle indipendenti in Veneto), è quella che alimenta il nostro e vostro mensile cartaceo, VicenzaPiù Viva, anche il n. 300 nelle vostre adorate mani, dandogli spunti o continuandone lo sviluppo per gli approfondimenti e le riflessioni di una Vicenza, che prova a guardare di nuovo verso il mondo. Più… Viva, appunto, nonostante venti anni di barbarie, sì di barbarie, che hanno segnato la città e il suo territorio a causa di una fetta, grossa ma per fortuna non totale, di (im) prenditori, politici, dirigenti pubblici ed anche ecclesiastici, spesso inconsapevoli, giurano, ma non per questo meno responsabili, di quello che avveniva intorno a loro (dobbiamo ricordare l’immagine delle tre scimmie?).
Ecco da quasi venti anni e, ora che siamo nelle vostre mani, da 300 numeri proviamo, con le nostre forze e risorse limitate, a scrivere liberamente. Nonostante le censure pubblicitarie: non investono su di noi quelli che contano, appena sotto al primo livello, che ci leggono e, forse, ci rispettano ma obbediscono alla “cupola dei poteri”, più di quanto questa, forse, vorrebbe sempre più ridotta com’è, da se stessa, a un soffitto di paglia, anche se ancora tenuta nascosta fra due sottili strati di cemento per perpetuare il controllo secolare dei vicentini storicamente fin troppo ossequiosi. E nonostante le mille “tensioni” giudiziarie subite: mai per i fatti da noi riportati ma perché pare che li raccontiamo, un appiglio leguleo, con un linguaggio crudo e non “cremoso”. Ecco perché in copertina abbiamo parlato di resilienza e perché abbiamo citato la frase con cui la Corte Suprema Usa decretò la libertà della stampa (quella che oggi, non a caso, Trump attacca di nuovo come fece Nixon all’epoca) e del Washington Post e del New York Times, in particolare, rei di aver pubblicato le verità ignominiose della guerra in Vietnam: “La stampa è al servizio di chi è governato, non di chi governa”. Abbiamo anche ricordato, giocando col 300 (come facciamo all’interno per alcune coincidenze con questo numero), che siamo resilienti subendo le “restrizioni” economiche e gli attacchi legali (a Sapri “Eran 300, eran giovani e forti e sono morti”) ma lottando anche come i 300 Spartani di Leonida contro i Persiani. I 300 persero la battaglia ma posero le basi per la vittoria a Salamina. Per noi di VicenzaPiù Viva e di ViPiu.it, resilienti “per Vicenza”, la vittoria è darvi l’arrivederci al n. 301 e poi al 302 e al… Grazie, lettori. Siete voi, i “governati”, e la vostra fiducia la nostra forza da utilizzare, informandovi senza se e senza ma, per farci governare, sì, ma meglio. Così vorrebbero anche le vittime, ben più di noi, dei conflitti attuali, scatenati da interessi contro cui anche il Papa ha urlato. A loro anche diamo ampio spazio in queste pagine di lotta e di speranza.
