Bassano del Grappa, al lavoro il Tavolo tecnico per il futuro della scuola, tra edifici da riqualificare e calo demografico

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Concluso l’anno scolastico 2024-2025, a Bassano del Grappa si è messo al lavoro il tavolo tecnico sulla riorganizzazione scolastica, strumento pensato per valutare proposte e definire il futuro del sistema educativo cittadino: le prime riunioni hanno evidenziato alcuni temi sui quali va concentrata l’attenzione, che sono la diminuzione degli iscritti, le condizioni degli edifici scolastici e la pianificazione strategica per i prossimi anni, con uno sguardo attento anche alle risorse disponibili e alle possibili fonti di finanziamento.

Nicola Finco Sindaco di Bassano del Grappa
Nicola Finco, Sindaco di Bassano del Grappa

Il sindaco della città del Grappa Nicola Finco ha sottolineato l’importanza di due aspetti fondamentali: “Ritengo doverosa una premessa – ha detto Finco – relativa a due questioni che non si possono ignorare: il calo demografico, che riserva proiezioni di cui dobbiamo necessariamente tenere conto, e le condizioni degli edifici scolastici.” La riorganizzazione è stata affidata a un tavolo tecnico, coordinato da Carlo Alberto Formaggio e seguito dall’assessore Marina Bizzotto, al quale partecipano rappresentanti dell’amministrazione, dei genitori, dei quartieri e dirigenti scolastici. “Penso che sia la prima realtà di questo tipo sorta in provincia per ragionare insieme su un argomento legato direttamente al futuro dei nostri figli,” ha evidenziato Finco, sottolineando che l’iniziativa sarà continuativa, con incontri annuali di valutazione.

Secondo i dati forniti dall’assessore Bizzotto, la diminuzione degli iscritti è significativa: con 239 nati nel 2024 e 118 nei primi sei mesi del 2025, si stima una perdita di circa 409 studenti in scuola primaria e 157 in quella secondaria di primo grado entro il 2029/2030. In termini pratici, ciò si traduce in 24 classi in meno alla primaria e 7 in meno alla secondaria, con impatti diretti sulla pianificazione delle strutture e delle risorse. “Dobbiamo poi tenere conto degli edifici che abbiamo a disposizione e degli interventi di cui necessitano per poter essere sicuri e moderni,” ha aggiunto Bizzotto, indicando la volontà di avviare dialoghi costruttivi e preparare progetti pronti a cogliere eventuali opportunità di finanziamento.

Sul fronte del quartiere Rondò Brenta, l’assessore ha chiarito che la decisione di non attivare una prima classe è stata presa dal Provveditore, non dall’amministrazione, che comunque punta a mantenere un presidio scolastico nella zona. “Stiamo parlando di una realtà con 68 bambini, di cui solo 11 hanno richiesto l’iscrizione alla prima,” ha spiegato Bizzotto. La strategia prevede di rilanciare la scuola con un trasferimento della scuola montessoriana Pascoli, che non tornerà nell’attuale edificio. Se l’IC3 sarà d’accordo, si procederà con questa soluzione.

I risultati del tavolo di lavoro costituiranno la base per uno studio di fattibilità, volto a evidenziare criticità e punti di forza dei tre Istituti Comprensivi, tenendo conto della nuova edilizia scolastica e del futuro dei poli dell’infanzia.