

Buona partecipazione e tante emozioni, al cinema Aurora di Malo, alla presentazione del libro “Alpini di Malo – 100 anni di noi”, primo atto delle celebrazioni dedicate al centenario del Gruppo Alpini più numeroso d’Italia. Un pubblico attento ha ascoltato i relatori raccontare la storia del Gruppo, legata a doppio filo con la storia della comunità maladense. A riprova di ciò, l’appassionato intervento di saluto e di ringraziamento agli Alpini del sindaco di Malo Moreno Marsetti, e la presenza sul palco della Banda cittadina diretta dal maestro Michele Dal Cortivo, che ha scandito con diversi intermezzi musicali il dipanarsi della narrazione.
Con il consigliere sezionale Paolo Bastianello a coordinare e introdurre con spigliata eleganza i diversi interventi, dopo i saluti del già citato sindaco Marsetti, del Capogruppo degli Alpini di Malo Gianni Stevan e del vice presidente della Sezione di Vicenza Dino Cecconello, che ha portato i saluti del presidente Lino Marchiori, hanno parlato il giornalista e scrittore Stefano Ferrio, uno dei due autori del libro, e Giulia Matteazzi, che del volume ha curato l’impaginazione e che ha portato il saluto del secondo autore Dino Biesuz.
Ferrio, che si è principalmente occupato della storia più lontana, degli alpini caduti in guerra e dei primi passi di un Gruppo che poi sarebbe diventato il più numeroso d’Italia, si è soffermato su coloro che la Storia ufficiale non ricorda. Ha ricordato le storie di eroi silenziosi che il mondo non conosce e che hanno rischiato, e perso, la vita per puro senso del dovere e non per la gloria, certamente non per quella effimera di un passaggio social – dato che eravamo ancora in un altro mondo anche a livello di comunicazioni – ma nemmeno per finire “sui libri”, dato che nessuno c’era a immortalare il loro agire né avevano la certezza che qualcuno in futuro se ne sarebbe ricordato.
Matteazzi ha raccontato la storia più recente del Gruppo, le attività di servizio, di aiuto, di soccorso, ma anche gli interventi costanti nel tempo, come la manutenzione della strada delle gallerie del Pasubio, e opere realizzate come la sede sul sito dell’ex Macello e il ponte pedonale sul Livergon, costruite dagli alpini con un impegno e una concretezza che è un peccato non siano replicabili anche in altre circostanze, perché davvero l’assenza di sprechi e l’impegno costante sono caratteristiche preziose e rendono fattibile anche l’opera più titanica. Anche Bastianello è intervenuto sul libro, sottolineandone la poesia di certi passaggi e l’insegnamento fatto di esempi delle vite di molti alpini, che poi si rifletteva anche nella vita quotidiana, per cui anche possedere semplicemente una Bianchina era fonte di gioia e soddisfazione per tutta la famiglia, giovani compresi.
Al termine della presentazione, dopo il doveroso ringraziamento agli sponsor che hanno sostenuto la pubblicazione, il capogruppo Stevan ha distribuito omaggi a tutto il gruppo di lavoro del libro. Il libro “Alpini di Malo – 100 anni di noi”, oltre 200 pagine con copertina cartonata e tantissime illustrazioni a colori, può essere acquistato a 15 euro presso la sede del Gruppo a Malo.