Emiliano a Francesca Albanese “Tu sanzionata come mai nessuno”

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BARI (ITALPRESS) – Un pomeriggio tutto pugliese per Francesca Albanese. Dopo aver ricevuto le chiavi della città di Bari dal sindaco Vito Leccese, la relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori Palestinesi Occupati e autrice del libroQuando il mondo dorme” (Rizzoli, 2025) ha infatti dialogato nella cornice del Kursaal Santalucia con il presidente della Regione Michele Emiliano.

Do il benvenuto a Francesca Albanese e la ringrazio per la sua disponibilità verso la nostra comunità. Avevamo bisogno di incontrarla, perché la Puglia è da tempo in riflessione e in azione rispetto alla vicenda del genocidio del popolo palestinese. Abbiamo ovviamente bisogno di stabilire legami, di elaborare strategie comuni, perché rischiamo anche noi, dentro le consapevolezze che abbiamo raggiunto, di rimanere isolati. E l’isolamento, quando le battaglie sono difficili, va evitato a ogni costo”. “Stai subendo – ha aggiunto rivolgendosi ad Albanese – sanzioni durissime da parte di un Paese alleato dell’Italia (al quale dobbiamo il recupero in passato della nostra democrazia nella seconda guerra mondiale), che inopinatamente, per la prima volta nella sua storia, in quella delle Nazioni Unite e in quella dei cittadini italiani, scaglia su di te una serie di sanzioni durissime del genere, che ti impediscono una vita eguale a quella degli altri cittadini per via dell’esercizio della tua funzione di dirigente dell’Onu incaricata di redigere una relazione sul genocidio in Palestina”. 

“Questa cosa non era mai accaduta prima – ha proseguito Emiliano -, e una delle ragioni per le quali credo che il sindaco ti abbia conferito le chiavi della città e una delle ragioni per le quali ti abbiamo chiesto di essere qui con noi sta nel fatto che noi vorremmo sostenere le istanze, mi auguro, anche della Repubblica italiana perché queste sanzioni siano rimosse al più presto, non avendo una giustificazione: sono infatti sanzioni che non sono mai state utilizzate verso nessun altro e colpisce il fatto che siano state utilizzate a prescindere da ciò che si pensa del tuo lavoro di redattrice di una serie di atti dovuti, richiesti dalle Nazioni Unite, per costituire istruttoria dei provvedimenti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite”.

“È necessario capire – ha affermato Albanese – che dinanzi a degli illeciti internazionali, soprattutto quando questi configurano le fattispecie di crimini, ci sono degli obblighi da parte degli Stati terzi. Quello di imporre le sanzioni è uno strumento che è stato utilizzato in tanti altri contesti e non si capisce perché non lo si faccia nei confronti dello Stato di Israele. L’imposizione di sanzioni è uno degli strumenti di cui si dispone nel rispetto della Carta delle Nazioni Unite quando ci sono violazioni del diritto internazionale manifeste e continue patenti”. 

Ci sono anche “degli altri obblighi”, ha ricordato poi Albanese: “Anche le aziende sono oggi degli attori importantissimi e spesso più influenti degli Stati stessi. Non si può tollerare che alle aziende sia concesso quello che non è concesso agli Stati. Questi ultimi devono astenersi dall’aiutare e dal sostenere politicamente, commercialmente, economicamente, militarmente, strategicamente uno Stato che commette dei crimini internazionali. A maggior ragione le aziende, quindi, devono disinvestire. In questo momento è necessario e se non lo fanno e se traggono profitto, devono essere chiamate a giudizio dai consumatori e poi, spero, dall’autorità giudiziaria. Quella di boicottare i prodotti di un determinato Paese ormai è una pratica vecchia di decenni. Il movimento del boicottaggio risale al periodo della contestazione contro l’apartheid sudafricana, che crollò non soltanto perché alla fine anche gli Stati si decisero a imporre delle sanzioni, ma anche perché i cittadini a livello globale si mobilitarono per la fine dell’apartheid ed è questo che ci chiedono la società palestinese e la società israeliana che si oppone al genocidio, all’apartheid e all’occupazione permanente”, ha aggiunto.

-Foto Regione Puglia-
(ITALPRESS).