I ministri degli Esteri di 24 Paesi “Fermare la carestia a Gaza”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “La sofferenza umanitaria a Gaza ha raggiunto livelli inimmaginabili. La carestia si sta verificando sotto i nostri occhi. È necessario intervenire con urgenza per fermare e invertire la tendenza. Lo spazio umanitario deve essere protetto e gli aiuti non dovrebbero mai essere politicizzati”. E’ quanto si legge in una dichiarazione firmata dai ministri degli Esteri di Australia, Belgio, Canada, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Islanda, Irlanda, Giappone, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito, insieme all’Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione europea, il commissario Ue per il Mediterraneo e il Commissario Ue per l’Uguaglianza, la Preparazione e la Gestione delle Crisi, pubblicata sul sito della diplomazia europea. I firmatari fanno notare che “tuttavia, a causa dei nuovi e restrittivi requisiti di registrazione, le Ong internazionali potrebbero essere costrette a lasciare i Territori occupati a breve, il che peggiorerebbe ulteriormente la situazione umanitaria”.

Pertanto “chiediamo al governo di Israele di autorizzare tutte le spedizioni di aiuti delle Ong internazionali e di sbloccare le attività degli attori umanitari essenziali. Devono essere adottate misure immediate, permanenti e concrete per facilitare un accesso sicuro e su larga scala alle Nazioni Unite, alle Ong internazionali e i partner umanitari. Tutti i valichi e le rotte devono essere utilizzati per consentire l’afflusso di aiuti a Gaza, inclusi cibo, scorte alimentari, alloggi, carburante, acqua pulita, medicine e attrezzature mediche. Non deve essere usata la forza letale nei siti di distribuzione e i civili, gli operatori umanitari e gli operatori sanitari devono essere protetti”, prosegue la dichiarazione. I firmatari esprimono gratitudine “agli Stati Uniti, al Qatar e all’Egitto per i loro sforzi nel promuovere un cessate il fuoco e nel perseguire la pace. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco che possa porre fine alla guerra, che gli ostaggi vengano rilasciati e che gli aiuti possano entrare a Gaza via terra senza ostacoli“.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).