Rosà: il Comune dice no all’impianto fotovoltaico da 73 ettari nel Parco Rurale delle Rogge

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Fotovoltaico su terreni agricoli Rosà impianto fotovoltaico
Fotovoltaico su terreni agricoli (archivio)

L’amministrazione comunale di Rosà ha espresso un chiaro e motivato parere negativo riguardo alla proposta di realizzare un impianto fotovoltaico da 73 ettari all’interno del Parco Rurale delle Rogge.

La ditta Tonello Energie Srl ha presentato l’istanza alla Regione Veneto, ma il Comune si è attivato con tempestività per opporsi al progetto, mettendo in campo una serie di azioni per la tutela del territorio.

A soli 15 giorni dalla richiesta pervenuta dalla Regione, il Comune di Rosà ha nominato un legale per affiancare l’Ufficio Tecnico nella stesura delle osservazioni da inviare nell’ambito del procedimento autorizzatorio. L’amministrazione ha trasmesso alla Regione il certificato di destinazione urbanistica delle aree, evidenziando che i terreni in questione rientrano in una “zona agricola speciale a parco“. Questa classificazione, secondo il Comune, rende il progetto incompatibile con gli strumenti urbanistici esistenti, sollevando legittimi dubbi sulla sua ammissibilità.

Il Comune di Rosà ha inoltre coinvolto i propri referenti istituzionali a livello regionale e nazionale, mobilitandosi con fermezza per proteggere l’integrità di un’area riconosciuta come Parco Rurale all’interno della Civiltà delle Rogge. Una contrarietà che era stata manifestata nei giorni scorsi da una parte della rappresentanza politica territoriale.

L’amministrazione sottolinea che l’area non è solo un importante polmone verde, ma anche un presidio agricolo di qualità e un patrimonio identitario per l’intera comunità. L’opposizione a questo progetto è in linea con le politiche ambientali portate avanti dall’attuale amministrazione, che si impegna nella tutela del verde, nella rigenerazione urbana e nella mobilità sostenibile.

L’amministrazione comunale di Rosà ha espresso una posizione chiara: “i terreni agricoli devono continuare ad essere coltivati, non coperti da pannelli fotovoltaici”. Il Comune ha confermato la propria volontà di difendere un’area che ha grande valore per la comunità, invitando i cittadini a seguire le comunicazioni ufficiali e assicurando la massima trasparenza e un costante aggiornamento sulla vicenda.