
Il sindaco di Marano Vicentino, Marco Guzzonato, torna a chiedere chiarimenti ad Arpav riguardo alla presenza di Pfas nella falda acquifera locale. La preoccupazione dell’amministrazione comunale nasce dal rinvenimento, segnalato dalla stessa agenzia regionale a maggio, di PFBA nelle acque di dilavamento nei pressi della Cava Vianelle. Qui sono stati conferiti materiali, ovvero “terre e rocce da scavo”, provenienti dal cantiere del tunnel della Spv (Superstrada Pedemontana Veneta) a Malo.
Nella sua lettera, che segue una precedente missiva di inizio luglio, il sindaco Guzzonato ha ribadito la completa disponibilità del Comune a collaborare per tutelare la salute e il territorio dei suoi cittadini. Ha chiesto ad Arpav di fornire i risultati degli approfondimenti che l’agenzia aveva annunciato.
Guzzonato si rivolge direttamente all’agenzia regionale per avere un quadro chiaro della situazione. “Vorrei sapere quali contromisure e azioni risolutive sono state programmate per risolvere la contaminazione ed eliminare il fattore inquinante accertato”, si legge nel documento.
Il sindaco esprime la forte preoccupazione che il materiale contaminato sia stato conferito in diversi siti della provincia, mettendo così a rischio l’acqua di falda e la sua sicurezza nel prossimo futuro. “Se l’acqua potabile che esce dal nostro rubinetto oggi è monitorata e sicura, come garantito da Viacqua, altrettanto non possiamo dire per quella presente in falda”, ha precisato.
Il primo cittadino ha concluso il suo intervento sottolineando l’importanza di una collaborazione trasparente tra le istituzioni per difendere la falda acquifera. Aggiunge che, a suo avviso, non è più prorogabile una “messa al bando totale della produzione dei PFBA”, auspicando un’iniziativa a livello nazionale che veda coinvolte tutte le forze politiche vicentine.