Difesa del suolo e riduzione del rischio idrogeologico, nel Vicentino oltre 10 milioni di investimenti 

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Bacini di laminazione tra le opere anti dissesto e rischio idrogeologico

Sono numerosi gli interventi per la riduzione del rischio idrogeologico nella provincia di Vicenza, inseriti nel più ampio piano di mitigazione del dissesto idrogeologico della Regione del Veneto, un impegno strategico che, nel corso degli ultimi dieci anni, ha portato alla realizzazione di opere per oltre 2,2 miliardi di euro sui quasi 4 miliardi complessivi del piano regionale.

Come spiega l’assessore regionale al Dissesto idrogeologico Gianpaolo Bottacin, si tratta di “opere che vanno oltre i grandi bacini di laminazione, includendo interventi meno visibili ma di fondamentale importanza, come consolidamenti arginali, rialzi delle sponde, briglie e altre opere di contenimento”. Questi interventi hanno già dimostrato la loro efficacia, contribuendo a ridurre sensibilmente gli effetti di eventi meteorologici estremi, anche superiori a quelli del 2010, anno ricordato come uno dei più devastanti in regione e in particolare proprio a Vicenza.

Per quanto riguarda la provincia berica, il Genio Civile locale ha attualmente in corso numerosi interventi di sicurezza idraulica, tra cui i lavori di sovralzo e ringrosso degli argini del fiume Bacchiglione, volto a rafforzare le difese lungo il corso d’acqua e prevenire alluvioni. Questo intervento, valutato circa 1,1 milioni di euro, mira a migliorare la sicurezza lungo le aree più vulnerabili, tra cui l’area dello stadio, dove sono previsti anche consolidamenti delle difese arginali a valle del ponte.

Altri lavori in corso o recentemente conclusi riguardano la messa in sicurezza dei corsi d’acqua come il Canale Bisatto e il fiume Bacchiglione, con interventi di riqualificazione ambientale e ripristino funzionale per circa 496.000 euro. Sono inoltre stati realizzati interventi di ripristino delle sezioni di deflusso di torrenti come il Laverda, attraverso l’allargamento e la parziale spensilizzazione dell’alveo, con un investimento di circa 750.000 euro, a tutela delle aree di Breganze e Colceresa.

Risultati importanti si sono ottenuti anche attraverso lavori di bonifica e rimozione di situazioni di pericolo causate da piene e allagamenti. Tra questi, spiccano le opere di messa in sicurezza delle briglie n° 5 Fornace e n°8 S. Rocco, situate lungo il torrente Astico, per circa 190.000 euro, e la pulizia dei bacini di laminazione in diversi comuni vicentini, con un investimento di 300.000 euro. Questi interventi hanno contribuito a ridurre considerevolmente i rischi di piena e a migliorare la gestione delle acque meteoriche.

Particolarmente rilevanti sono anche i lavori di consolidamento degli argini e il ripristino di sezioni di deflusso di torrenti come l’Orolo e il Timonchio, in risposta a rotture e tracimazioni verificatisi nel recente passato. Per esempio, sono stati investiti circa 950.000 euro per il rafforzamento dell’arginatura del Torrente Orolo a valle del ponte di Castelnovo, e altri 650.000 euro per il ripristino dell’argine del Torrente Timonchio a Villaverla, con finalità di tutela di beni pubblici e privati. Analogamente, sono stati realizzati interventi di consolidamento e ricostruzione di tratti di sponda del Torrente Orolo e del Fiume Gua, in risposta a rotture arginali avvenute a maggio 2024, per circa 950.000 euro ciascuno.

Non meno importanti sono gli interventi di miglioramento delle infrastrutture idrauliche come il sistema di telemisura e telecontrollo del bacino del Bacchiglione, che con circa 490.000 euro contribuirà a una gestione più efficace delle risorse idriche e a una risposta più tempestiva in caso di emergenza.

In totale, gli interventi di sicurezza idraulica in provincia di Vicenza ammontano a oltre 10 milioni di euro, un investimento che rappresenta un segmento fondamentale del più ampio piano regionale e che si traduce in una significativa tutela dell’incolumità pubblica e dell’ambiente.