
(Adnkronos) – Si chiama verme a vite del Nuovo Mondo (New World screwworm), è una sorta di larva mangia carne, un parassita che divora tessuti vivi di animali a sangue caldo (uomo compreso). Nel Maryland le autorità sanitarie degli Stati Uniti hanno confermato la diagnosi di un raro caso umano e ora l’amministrazione Trump sta cercando di impedire la ricomparsa di questo parassita che era stato in gran parte eradicato dal bestiame negli ultimi 50 anni. Il caso, riporta il ‘Washington Post’ e diversi media Usa, è stato confermato il 4 agosto in una persona che era arrivata negli Stati Uniti da El Salvador. A spiegarlo è stato Andrew Nixon, portavoce del Dipartimento della salute e dei servizi umani. Il residente è guarito e non ci sono evidenze che abbia infettato altri esseri umani o animali, hanno puntualizzato le autorità sanitarie dello Stato in una nota. A preoccupare, per il potenziale rischio di diffusione e l’impatto che avrebbe sull’industria del settore bovini, è però la recente epidemia di verme mangia carne del Nuovo Mondo (Nws) registrata in America Centrale. Le autorità sanitarie statali e federali hanno tenuto tuttavia a precisare che il caso del Maryland non è motivo di allarme e che i piani per un nuovo impianto di produzione di mosche sterili nel sud del Texas mirano a mitigare le minacce globali derivanti dal parassita. “Il rischio per la salute pubblica negli Stati Uniti” legato al Nws “è molto basso”, ha affermato Nixon. Questo parassita può colpire soprattutto ferite aperte o non curate. Poiché non esiste un trattamento, “la prevenzione e la rapida rimozione sono fondamentali”, secondo i Centers for Disease Control and Prevention. La scorsa settimana, il dipartimento Usa della salute e dei servizi umani ha autorizzato la Food and Drug Administration (Fda) a rilasciare autorizzazioni all’uso di emergenza per farmaci destinati a trattare o prevenire il verme mangia carne negli animali. Le recenti epidemie sia umane che animali in America Centrale e Messico hanno spinto le autorità statunitensi a intensificare nuovamente gli sforzi. La maggior parte delle infezioni negli Stati Uniti, incluso l’ultimo caso nel Maryland, viene contratta durante i viaggi nelle regioni tropicali e subtropicali, ricordano i Cdc (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie). “È qualcosa che abbiamo sconfitto una volta e che sconfiggeremo di nuovo”, ha assicurato Phillip Kaufman, direttore del Dipartimento di entomologia alla Texas A&M University. Queste infezioni non sono contagiose, ha precisato. Una mosca femmina deposita fino a qualche centinaio di uova nella ferita di un mammifero e vola via. Le uova si schiudono in circa 12 ore e le larve si insinuano nella ferita e iniziano a nutrirsi di tessuto vivo, emanando un cattivo odore che può attirare altri insetti, ha illustrato l’eseprto. Una persona infetta dovrebbe recarsi al pronto soccorso o dal proprio medico di base. Per gli animali, un veterinario deve estrarre meticolosamente le larve dalla ferita, disinfettare la zona, rimuovere il tessuto danneggiato e suturare la ferita, che dovrebbe chiudersi e guarire senza antibiotici. Circa una settimana prima dell’identificazione dell’ultimo caso, il Dipartimento dell’Agricoltura ha annunciato un piano radicale per combattere il parassita, che il segretario all’Agricoltura Brooke Rollins si è impegnato a sradicare. A giugno, Rollins aveva reso noto il progetto da 8,5 mln di dollari di un impianto di produzione di mosche sterili nel sud del Texas. Obiettivo: disperdere queste mosche sterili per impedire la riproduzione dei vermi. L’American Veterinary Medical Association ha esortato i veterinari e gli allevatori a cercare segni di infestazione, soprattutto negli animali che hanno partorito di recente, presentano ferite aperte o sono stati sottoposti a interventi chirurgici o procedure come la marchiatura. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)