Perché l’ipoacusia rischia di essere sempre più diffusa? Analisi del fenomeno

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Udito, ipoacusia
Udito, ipoacusia

In Italia l’ipoacusia è un fenomeno in aumento: Non a caso si parla sempre più spesso di tecnologie sanitarie, di protesi acustiche, di apparecchi acustici Bluetooth. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il deficit uditivo è l’inabilità di una persona a sentire.

È giusto a questo punto individuare i problemi legati all’ipoacusia: se dobbiamo concentrarci sui termini epidemiologici, scopriamo che in Italia i problemi uditivi toccano il 12,1% della popolazione. Ma è previsto un aumento di questa percentuale: ecco i motivi.

Ipoacusia, perché i problemi di udito in Italia sono in aumento

Secondo le stime dell’Associazione Italiana Ricerca Sordità, uno dei motivi per cui è probabile che l’ipoacusia avrà una percentuale maggiore nei prossimi anni è l’invecchiamento della popolazione. Ma non è l’unico fattore che ne determinerà un incremento.

Tra i problemi principali, infatti, sottolineiamo quello dell’inquinamento acustico: la prevenzione è fondamentale. Sono 360 milioni le persone che soffrono di problemi di udito: i soggetti più colpiti in Italia sono gli uomini con una percentuale del 14%, soprattutto rispetto alle donne, la cui percentuale è del 10,4%.

C’è anche un altro dato allarmante che non va sottovalutato: il 40% delle persone con problemi di udito non ne è a conoscenza, in quanto ben pochi si sottopongono a un test dell’udito.

Va altresì sottolineato che la sordità rappresenta il 50% delle malattie professionali: secondo le stime, sono 120.000 i lavoratori colpiti da questa problematica. Poiché la qualità della vita viene intaccata da un abbassamento dell’udito, è molto importante imparare a riconoscere i segnali e richiedere un test per giungere a una diagnosi.

I segnali dell’ipoacusia

Fare prevenzione significa anche e soprattutto informarsi in merito ai segnali o campanelli d’allarme da non sottovalutare. Spesso infatti potrebbe capitare di non comprendere cosa dicono le persone, anche in assenza di rumore di fondo.

Magari a volte possiamo percepire un sibilo fastidioso nelle orecchie o fraintendere spesso quello che ci viene detto. Molto importante è osservare la tendenza ad aumentare il volume della televisione o della radio. Infine, anche sentire i suoni ovattati potrebbe indicare un primo abbassamento dell’udito.

Quando fare un controllo dell’udito?

Per comprendere se è presente o meno un deficit uditivo, il passo principale è sottoporsi a un controllo. Secondo le stime, entro il 2050 potrebbero essere 900 milioni di individui in tutto il mondo a soffrire del disturbo.

Alla luce di questi dati e delle statistiche fin qui osservate, ci sono dei fattori che possono in effetti aumentare la probabilità di soffrirne, tra cui quelli ereditari, infezioni, esposizione prolungata ai rumori forti e l’invecchiamento.

I soggetti che sono ad alto rischio, ovvero coloro che hanno più di cinquant’anni, dovrebbero sottoporsi a un controllo dell’udito regolare nel tempo. Chi poi lavora in ambienti in cui i rumori sono forti in modo continuo, magari nei settori industriali, è indispensabile effettuare un test con personale specializzato.

Oggi la gestione dell’ipoacusia è supportata dagli apparecchi acustici, che consentono di riconoscere suoni e parole senza sforzarsi; sono indispensabili per garantire l’autonomia, soprattutto delle persone più anziane, che tendono a sviluppare una forma di depressione minore proprio a causa del disturbo uditivo.