
A Vicenza ci si interroga sullo stato della mensa universitaria di via Trissino, ancora chiusa nonostante i lavori sembrino completati. Questa è la domanda principale sollevata dal consigliere comunale Stefano Dal Pra Caputo del Partito Democratico, che ha presentato un’interrogazione ufficiale in Consiglio Comunale per ottenere chiarimenti sulle ragioni di tale ritardo.

La nuova struttura, ricavata dall’ex supermercato di via Trissino, era stata annunciata a fine 2023 dalla Fondazione Studi Universitari di Vicenza, con il contributo degli Atenei locali. L’immobile sarebbe stato consegnato all’ESU nei mesi scorsi, ma da allora non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale circa l’apertura né sui tempi previsti. “Gli studenti attendono da tempo un servizio essenziale – sottolinea Dal Pra Caputo –. Tutto sembra a posto, eppure nulla si muove: qual è il problema? Mancano autorizzazioni? Si tratta di ritardi organizzativi da parte dell’ESU? Non è chiaro perché un edificio nuovo e funzionale rimanga chiuso mentre la comunità universitaria è costretta a ricorrere a soluzioni precarie e più costose”.
L’esponente del PD ha chiesto al Sindaco e all’Assessore competente se siano state ricevute comunicazioni ufficiali dall’ESU, e ha espresso il suo disappunto per il silenzio sulle cause del ritardo. La questione, secondo Dal Pra Caputo, richiede risposte chiare perché l’attesa degli studenti si protrae da troppo tempo senza una soluzione concreta.

Anche a livello regionale si alza la voce di chi chiede spiegazioni. La consigliera del Pd Chiara Luisetto ha annunciato che presenterà un’interrogazione a risposta immediata alla Giunta regionale e all’Assessora Mantovan, per avere spiegazioni sul perché la mensa sia pronta e ancora chiusa: “Voglio che siano date risposte agli studenti e alle famiglie – ha annunciato Luisetto – chiarezza sui ritardi e garanzie sui tempi di apertura. Dopo San Silvestro e le lungaggini di questi anni, credo necessario cambiare registro nelle politiche regionali per il diritto allo studio”. Secondo la consigliera Pd ci sono precise responsabilità nella politica regionale verso gli studenti: “Agli sforzi e progetti messi in campo dall’amministrazione comunale di Vicenza e dalla Fondazione Studi Universitari per rendere la città sempre più attrattiva per gli studenti, deve corrispondere un impegno regionale che non si è visto. Anzi, chi ci governa è rimasto a guardare mentre i giovani veneti sceglievano di andare a studiare in altre regioni dove alloggi, trasporti e borse di studio sono pienamente accessibili.”
Dal Pra Caputo ha concluso affermando che “Vicenza vuole essere una città universitaria, ma senza mensa questo obiettivo resta incompiuto. È tempo di dare risposte chiare: gli studenti non possono più aspettare”.