PALERMO (ITALPRESS) – Dalla Chiesa “si è speso fino in fondo nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata proprio per rendere un servizio alla comunità: di lui resta sicuramente l’insegnamento di sapere fare squadra tra istituzioni e forze sane della società. Non è un caso che incontrasse studenti e lavoratori, perché voleva piantare un seme: dopo 43 anni quei semi hanno portato tantissimi frutti se si pensa ai risultati che Forze dell’Ordine, Magistratura e forze sane del Paese hanno portato a casa. La mafia continuiamo a contrastarla, è stata sicuramente indebolita con tante figure assicurate alla giustizia: continueremo su questa strada proprio per onorare quanti, come Dalla Chiesa, si sono sacrificati; penso alle tante donne e ai bambini uccisi da questi criminali ripugnanti”. Così il generale Claudio Domizi, comandante dell’interregionale Carabinieri Sicilia e Calabria Culqualber, a margine della cerimonia per il 43esimo anniversario dell’eccidio di via Carini, a Palermo, in cui persero la vita il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’autista Domenico Russo. xd8/vbo/azn
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