
ROMA (ITALPRESS) – “Negli ultimi anni, il concreto utilizzo del taser si è rivelato sempre più fondamentale per salvaguardare l’efficacia operativa delle forze di polizia in scenari critici, e rendere inoffensivi soggetti pericolosi per il tempo necessario a procedere al loro arresto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time alla Camera. “Questo giudizio positivo non è contraddetto dai recenti episodi di cronaca – ha aggiunto – che hanno infatti escluso la riferibilità al taser di eventi letali verificatisi per altre cause, chi critica l’utilizzo del taser deve tenere presente che si tratta di uno strumento imprescindibile, fornito agli agenti come alternativa all’utilizzo delle armi da fuoco, che in quanto tali, esporrebbero a ben altri rischi sia agli operatori di polizia sia i soggetti coinvolti in situazioni di pericolo”.
Il ministro Piantedosi ha ricordato che “le forze di polizia ricevono una formazione specifica, culminante in un’abilitazione relativa ai protocolli operativi, alle modalità di utilizzazione, alle regole di ingaggio, in base alle quali il taser viene usato soltanto dagli operatori abilitati, in presenza di soggetti violenti ed aggressivi che costituiscono un pericolo concreto, immediato e non altrimenti superabile”.
“I dati aggregati più recenti indicano che nel primo semestre del 2025 si è registrato, sul territorio nazionale, un calo complessivo del 9% dei reati rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La statistica delle dinamiche della delittuosità, senza dubbio confortante, non giustifica certo toni trionfalistici determinandoci, semmai, a proseguire sulla strada intrapresa, sicuramente però i dati smentiscono nel modo più netto quanti strumentalizzano i dati per fini propagandistici ed elettorali”, ha aggiunto rispondendo a un’altra interrogazione. “Nello stesso periodo sono stati più di 461 mila i soggetti denunziati ed arrestati – ha aggiunto – e vista l’incidenza dei reati commessi da migranti irregolari abbiamo anche rafforzato i rimpatri degli stessi: nel primo semestre di quest’anno si registra un 12% in più rispetto all’anno scorso”. Per il ministro Piantedosi “i risultati che stiamo ottenendo sono frutto della sempre più incisiva attività di controllo del territorio, assicurata dalle forze di polizia, grazie all’istituzione delle zone di vigilanza rafforzata , le cosiddette zone rosse, e allo svolgimento sistematico di operazione ad impatto”, ha concluso.
– foto IPA Agency –
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