Padova, scritte anarchiche contro la polizia: tre indagati. Perquisite abitazioni anarchici

186
blitz antiterrorismo Padova anarchici

La Digos di Padova ha perquisito, all’alba di oggi, le abitazioni di tre anarchici, indagati per istigazione a delinquere e ricettazione.

L’operazione è scattata in seguito alle scritte e agli striscioni comparsi l’11 luglio scorso in varie zone della città, che contenevano messaggi contro la polizia e la magistratura. Tra i graffiti, le frasi “Alfredo Libero – 41 bis uguale tortura” e “Awad Mohamed Attia a fuoco A alla polizia”, oltre a “Da Milano a Torino Procure insanì” con tre A cerchiate.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Padova, hanno permesso di identificare i presunti responsabili grazie a un’analisi approfondita dei filmati di videosorveglianza. I tre indagati erano già noti alle forze dell’ordine per la loro partecipazione a manifestazioni di matrice anarchica.

Il Questore di Padova, Marco Odorisio, ha commentato l’operazione, definendola “un monito a non abbassare la guardia di fronte all’odio”. Odorisio ha sottolineato l’importanza del monitoraggio costante di determinate aree, ricordando le vittime del dovere e il passato tragico della città.

Anche il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha espresso la sua vicinanza alla Polizia di Stato. Zaia ha affermato che l’operazione rappresenta un “segnale forte e inequivocabile” del fatto che lo Stato “non si lascia intimidire” e sa reagire con fermezza.