Armani, aperti e pubblicati i testamenti di ‘Re’ Giorgio

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(Adnkronos) – Sono stati aperti e pubblicati i due testamenti di Giorgio Armani, lo stilista scomparso il 4 settembre scorso. L'apertura e la pubblicazione dei due documenti sono avvenute martedì 9 settembre scorso da parte del notaio Elena Terrenghi. Al momento non si conoscono i contenuti. Armani lascia un impero che porta il suo nome e che, in oltre cinquant’anni di carriera, ha ridefinito il concetto stesso di eleganza nel mondo. Con 8.700 dipendenti, oltre 600 boutique sparse per il globo e un gruppo che spazia dalla moda all’hospitality – dagli hotel di lusso ai ristoranti, fino alla storica Capannina di Forte dei Marmi acquisita lo scorso agosto – il marchio Armani ha archiviato il 2024 con ricavi per 2,3 miliardi di euro. Le stime del suo patrimonio vanno tra gli 11 e i 13 miliardi di euro. La gestione verrà affidata alla Fondazione Giorgio Armani, istituita nel 2016 per volontà di Armani proprio per garantire una successione ordinata. Lo stilista non ha eredi diretti ma tre nipoti e una sorella: Silvana e Roberta sono figlie del fratello Sergio, morto anni fa. C’è poi la sorella Rosanna e suo figlio, Andrea Camerana. La guida passa nelle mani di Pantaleo Dell’Orco, storico collaboratore e braccio destro dello stilista, del nipote Luca Camerana e di Irving Bellotti, amministratore delegato di Rothschild Italia che siede nel board della Fondazione. Nel cda, va ricordato, siede anche il manager Federico Marchetti, fondatore di Yoox. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)