
A Vicenza il consigliere comunale Raffaele Colombara, del gruppo “Per una Grande Vicenza”, ha presentato una domanda di attualità per chiedere al sindaco e alla giunta i motivi che hanno portato all’esclusione dell’ospedale San Bortolo dai centri di riferimento per la chirurgia oncologica di colon, retto e stomaco.
Colombara vuole sapere quali iniziative l’amministrazione intende intraprendere per difendere il ruolo del San Bortolo e tutelare i pazienti vicentini, e ha sollecitato l’attivazione formale presso la Regione del Veneto per un incontro con i vertici della Sanità. Secondo il consigliere, la decisione di riorganizzare i centri oncologici è “incomprensibile”.
“Da un lato l’Ulss 8 Berica avrebbe programmato investimenti significativi per rafforzare la diagnostica e la chirurgia oncologica – penso alla nuova PET, alle colonne laparoscopiche e alle sale operatorie aggiornate – dall’altro la Regione sembra spostare altrove le possibilità operative più complesse.
È una contraddizione evidente che rischia di vanificare risorse già stanziate e il lavoro dei nostri professionisti”, ha dichiarato Colombara, sottolineando che i pazienti vicentini saranno costretti a viaggiare verso Padova, Verona, Treviso o Mestre, con conseguenti maggiori disagi e tempi di attesa.