Musumeci inaugura la Fiera del Levante nel giorno dell’addio di Emiliano

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BARI (ITALPRESS) – Nel giorno dell’ultimo discorso da presidente della Regione Puglia di Michele Emiliano, è stato il ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del mare Nello Musumeci a inaugurare ufficialmente l’88ma edizione della Fiera del Levante.

Il ministro ha scelto di concentrarsi sul ruolo economico e simbolico della manifestazione, lasciando da parte il clima politico legato al commiato al governatore uscente, che l’aveva preceduto sul palco insieme al sindaco di Bari Vito Leccese, al presidente di Nuova Fiera del Levante Gaetano Frulli e alla presidente dell’ente Fiera Simonetta Lorusso.

“Non mi lascio trascinare dal clima di commiato che caratterizza questa cerimonia d’inaugurazione. Al presidente Emiliano auguro tutto quello che merita per il suo futuro politico. Il clima di commiato e pre elettorale – ha detto Musumeci – lo lascio fuori dal proposito che mi sono dato di occuparmi del contesto economico e del significato di questa fiera”. Poi, ha rimarcato il valore della Campionaria come specchio dello stato di salute del sistema produttivo nazionale. “La Puglia – ha spiegato – rappresenta e sintetizza forse meglio di qualsiasi altra regione le angosce, le preoccupazioni, le speranze, le certezze e la tenacia del popolo meridionale”.

Esattamente come la Fiera di Bari è stata nel tempo forza, passione e destino del Sud Italia, fino a diventare poi interprete delle certezze di tutto il popolo italiano”, ha sottolineato, legando la stabilità politica alla crescita economica del Paese. Stuzzicato sul tema dal sindaco Leccese, Musumeci ha poi richiamato il ruolo del Pnrr e la centralità del Mezzogiorno: “Il Pnrr non è un regalo. È in gran parte un debito che abbiamo contratto con l’Europa e che i nostri figli e nipoti pagheranno. Ma se saputo utilizzare, come sta avvenendo in questi anni, può rappresentare davvero un grande elemento di novità per la modernizzazione dell’Italia e del Mezzogiorno”.

Guardando alle prospettive geopolitiche, ha aggiunto: “Il futuro del Mezzogiorno d’Italia è soprattutto nei mercati del Sud che cambia, al quale dobbiamo guardare con uno sguardo diverso. Io credo che questo ponte con l’Africa potrà vedere Bari come centro non solo geografico ma anche strategico”. In un lungo discorso durato quasi mezz’ora, il presidente Emiliano ha rivendicato i vent’anni di esperienza amministrativa e politica che, dal 2004 in poi, hanno segnato il centrosinistra pugliese.

“Abbiamo voluto proporre – ha affermato – un modello diverso da quello che in passato privilegiava la figura dell’uomo solo al comando. Nessuna fantasiosa figura carismatica ha mai contato davvero più del programma e del patto di governo che ci unisce”. Un riferimento che non è passato inosservato in platea, dove era presente anche il candidato del centrosinistra alla sua successione Antonio Decaro, destinatario di più di una stilettata in seguito alle polemiche delle ultime settimane, legate alla richiesta di non candidarsi al consiglio regionale. “A chi verrà dopo di me”, ha rimarcato guardando Decaro, “auguro di saper proseguire questo cammino con la stessa gioia (gioia ci vuole) e con la necessaria autoironia che aiuti a vivere questa esperienza non come un peso, ma come un servizio nobile e condiviso”.

Sul ruolo delle istituzioni locali si è focalizzato l’intervento del sindaco di Bari Vito Leccese, che ha richiamato l’attenzione sul Pnrr e sulle politiche per la casa.Da sindaci, non possiamo che essere felici del Piano casa annunciato dalla presidente Meloni, anche se ci piacerebbe interloquire con il Governo per comprenderne meglio gli effetti e soprattutto conoscerne il modello di gestione perché non si ripetano gli errori del passato. Allo stesso modo, chiediamo al Governo di avviare seriamente una discussione sul futuro delle opere finanziate con i fondi del Pnrr”.

Leccese ha anche ricordato la fase difficile attraversata dall’amministrazione comunale un anno fa: “All’epoca io e il Consiglio comunale avevamo una scure sulla testa. Oggi quella vicenda si è conclusa, anche grazie all’alto senso delle istituzioni dimostrato dal ministro Piantedosi. Da allora è cominciata per Bari una nuova storia, con la voglia di guardare al futuro e continuare a lavorare intensamente”.

L’anticamera del discorso di Musumeci è stata affidata come di consueto al presidente di Nuova Fiera del Levante Gaetano Frulli, che ha illustrato il tema dell’edizione 2025: “La Fiera del Levante ha rappresentato la porta di collegamento fra Occidente e Oriente. Quest’anno abbiamo voluto rimarcare questa vocazione naturale, dando all’edizione 2025 un tema che esprime nitidamente qual è il nostro ruolo. ‘Soffia a Levante: la Pace costruisce ponti, il commercio li attraversa’. I nostri ponti collegano popoli diversi, attualmente in guerra fra loro. Quest’anno invochiamo Pace, con un messaggio forte e chiaro: la Fiera del Levante è nata per includere, non chiude, ma apre le porte a imprese e popoli”.

-Foto xa2/Italpress-
(ITALPRESS).