
NAPOLI (ITALPRESS) – A partire da domani fino alla fine di tutto il mese di ottobre Napoli e provincia ricordano Giancarlo Siani: presentato nella sede partenopea dell’Ordine dei Giornalisti della Campania un calendario di appuntamenti fittissimo di iniziative in memoria del cronista del Mattino che quarant’anni fa veniva ucciso dalla Camorra della quale Siani aveva raccontato dinamiche viscerali e nuovi scenari di potere sul territorio in seguito all’arresto del boss di Torre Annunziata, Valentino Gionta.
Incontri con i giovani, convegni, appuntamenti in chiesa, libreria e luoghi di giustizia, ma anche mostre d’arte, proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali. Questo e molto altro in un programma che troverà i suoi momenti principali il 19 settembre, giorno del compleanno di Giancarlo Siani, e il 23 settembre, l’anniversario del suo omicidio aperto la mattina proprio nel luogo dove questo è avvenuto e dove verranno deposti i fiori del Comune di Napoli. Tra gli eventi più attesi, proprio il 23 settembre, a Bruxelles, ci sarà un convegno sui giornalisti uccisi nel mondo promosso al Parlamento europeo dall’onorevole Sandro Ruotolo a cui parteciperà anche la presidente Roberta Metsola.
“Gli appuntamenti sono tantissimi, tutti importanti, naturalmente il 23 c’è un programma intenso, che andrà da Napoli a Torre Annunziata a Bruxelles, dalla mattina alla sera”, spiega il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, il quale sottolinea come “la figura di Giancarlo è sempre attuale e il suo messaggio intenso è rivolto a tutte le generazioni, in particolare ai giovani giornalisti che vengono a ritirare il tesserino. Un messaggio non solo per il mondo dell’informazione, ma per tutta la società civile”.
“Siamo inondati di iniziative sparse in tutto il Paese fino a Bruxelles: io non avrei mai immaginato che questo accadesse 40 anni dopo”, dice Paolo Siani, pediatra, ex deputato e fratello di Giancarlo Siani. “Questo vuol dire – spiega – che chi ha seminato in questi 40 anni sta raccogliendo i frutti. È questa è una speranza, perché vuol dire che questo Paese può migliorare nel ricordo di Giancarlo e delle vittime innocenti delle mafie”. Di fatto il calendario di iniziative si apre già domani: “Mercoledì cominciamo a Villa Bruno, a San Giorgio a Cremano, con un reading, con gli articoli di Giancarlo e con una cosa straordinaria: un percussionista che farà suonare la Mehari di Giancarlo. Saremo nelle scuole, saranno proiettati dei docufilm il 23 settembre qui a Napoli e andremo poi al Parlamento europeo: tutto questo per dire che abbiamo bisogno sempre di più di un giornalismo di inchiesta, un giornalismo vero, che racconti e spieghi i fatti e non si accontenti delle veline. Questo è necessario. Lo era all’epoca, ma se lo si fa da soli può essere pericoloso, lo è ancora di più oggi”.
– foto xc9/Italpress –
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