
La consigliera regionale del Partito Democratico Chiara Luisetto lancia un duro attacco alla Giunta del Veneto, denunciando la “crisi sistemica” che affligge le carceri e il sistema di tutela dei minori.
L’esponente del Pd, correlatrice al report 2024 del Garante regionale dei diritti della persona, ha definito il quadro che ne emerge come di “gravi criticità” e ha accusato la maggioranza di immobilismo e di “attacchi inaccettabili” alla democrazia. La Luisetto, criticando apertamente le posizioni di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, ha sottolineato come la Giunta abbia il dovere di agire con misure concrete contro le pesanti violazioni dei diritti, ma non lo stia facendo.
Il report del Garante, avvocato Mario Caramel, consegnato ieri al Consiglio regionale del Veneto, dipinge un quadro allarmante. Al 31 dicembre 2024, le carceri del Veneto ospitavano 2.722 detenuti, con un tasso di affollamento del 140,45%, molto superiore alla media nazionale. Gli stranieri detenuti sono 1.400, mentre la carenza di personale è di 158 unità. Nel 2024, si sono registrati nove suicidi, un dato che incide in maniera significativa sugli 83 suicidi totali in Italia. Nonostante l’aumento degli ingressi, crescono anche le persone in esecuzione penale esterna.
Il Garante ha definito il 2024 un vero e proprio “annus horribilis” per il sistema penitenziario, con picchi di sovraffollamento drammatici: Treviso al 183%, Verona al 179% e Venezia al 164%.
Queste condizioni, secondo la Luisetto, portano a situazioni disumane. L’esponente dem ha portato l’esempio della Casa Circondariale di Vicenza, dove a fronte di una capienza regolare di 276 persone, oggi ce ne sono 324. I numeri citati sono allarmanti: 200 atti di autolesionismo, 16 tentativi di suicidio, 1 suicidio, oltre a incendi e danneggiamenti.
La consigliera ha richiamato l’attenzione anche sulla “condizione particolarmente grave” dei minori stranieri non accompagnati. Molti di loro rimangono per mesi senza un tutore legale a causa della carenza di personale nei tribunali per i minorenni, e una volta compiuti i 18 anni rischiano di finire per strada.
Un altro “nodo drammatico” è il disagio mentale tra le giovani generazioni e gli abusi sui minori. La Luisetto ha sottolineato che, in questi ambiti, non si hanno dati precisi e che è “agghiacciante” il numero parziale di 1.134 bambini, in particolare bambine, seguiti per abusi sessuali. La consigliera ha concluso il suo intervento affermando che la Giunta deve “assumersi una responsabilità politica forte” e guardare ai minori e alle persone detenute come a una “priorità di civiltà democratica”.