Lollobrigida: “Tutelare miele italiano da prodotti scadenti di Paesi extra Ue”

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(Adnkronos) – Nel settore dell'apicolutra e della produzione del miele "è importante la difesa della qualità dei prodotti, che è l'elemento alla base del benessere e della salute. Le produzioni derivanti dall'apicoltura non sono tutte uguali e un sistema virtuoso come quello europeo e, in particolare, quello italiano, con le sue 24mila tonnellate di prodotto annuo, devono essere protette rispetto a sofisticazioni e da mieli di qualità più scadente provenienti da altre nazioni". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenuto al workshop 'Sanità e apicoltura, sfide e opportunità', oggi al ministero della Salute. "Su questo tema – ha aggiunto Lollobrigida – abbiamo sensibilizzato in Europa i nostri colleghi, che non hanno la stessa nostra sensibilità rispetto all'elemento qualitativo". In Europa "viene dato risalto all'elemento quantitativo, che poi determina un abbattimento dei prezzi, impedendo ai nostri apicoltori di avere il giusto riconoscimento dei costi di produzione e del valore aggiunto che deriva da un elemento intrinseco del prodotto che deve essere riconosciuto dal mercato", ha sottolineato il ministro. "Il problema – ha osservato – ovviamente è ancor più forte quando si guarda ad Est del mondo, con produzioni molto impattanti sui mercati. Non sempre nei Paesi fuori dall'Unione europea le regole che noi imponiamo ai nostri agricoltori, ai nostri allevatori, ai nostri pescatori e ai nostri agricoltori vengono rispettate". L'azione "deve essere quella di protezione. Stiamo lavorando sulla direttiva Breakfast, molto allineati con chi ritiene che vada specificato nel dettaglio l'elemento di provenienza, l'utilizzo industriale, le definizioni che permettono alla persona che acquista e consuma di discernere, di comprendere che cosa sta comprando e quindi scegliere se vuole ragionare sulla base del prezzo e basta", ha aggiunto Lollobrigida. "Noi abbiamo una società che sta mutando e alla quale dobbiamo andare incontro con soluzioni a quelle che sono le problematiche che emergono. Abbiamo sempre più problemi, per esempio, nell'educazione alimentare delle giovani generazioni, non solo con la crescita di patologie collegate a una cattiva alimentazione. E allora, se è meno impattante oggi l'educazione familiare rispetto all'alimentazione, ed è un problema che comunque segnaliamo, dobbiamo contribuire con un'azione all'interno delle scuole e anche utilizzando tutti i nuovi canali che arrivino a convincere che mangiare bene è l'unica soluzione per vivere bene" ha concluso.  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)