

In Veneto la Sanità pubblica è abbandonata a sé stessa? Nè è convinto il deputato del MoVimento 5 Stelle Enrico Cappelletti, che non è apparso soddisfatto della risposta ad un’interrogazione al Ministero della salute sul futuro dell’Ospedale di Trecenta. “Purtroppo oggi non abbiamo ricevuto nessuna novità dal Sottosegretario al Ministero della Salute Gemmato, neppure per quanto riguarda il Pronto Soccorso”. Cappelletti ha ripercorso la storia dell’Ospedale della provincia di Rovigo, inaugurato nel ‘97 con 250 posti letto e la possibilità di arrivare a 350. “Zaia era già in politica – ha aggiunto il deputato – ma non si occupava di sanità. Poi è entrato in Regione e i posti letto sono stati più che dimezzati, ma quel che è peggio è che sono stati chiusi interi reparti. Non c’è più neppure il pronto soccorso, declassato a punto di primo intervento”. L’esponente dei 5 stelle ha ricordato di aver segnalato già a giugno alla direzione sanitaria dell’Ulss 5 lo stato di grave degrado e abbandono in cui versavano alcuni reparti, ma secondo la direzione sanitaria non risultavano criticità, benché le foto pubblicate dallo stesso Cappelletti (infiltrazioni, insetti, sporcizia) mostrassero ben altro: “Che nella sanità gestita da Zaia ci siano ampie aree grigie – ha poi ribadito – è confermato anche dal fatto che, per dirne una, nella medesima ULSS 5 è stata recentemente rimossa dall’incarico una dirigente, l’Ing. Antonietta Perrone, dopo aver denunciato ‘gravi irregolarità e criticità sulle gare e appalti di forniture e servizi con carenze croniche di contratti’. Mi sarei aspettato dalla ULSS una parola di chiarimento anche su questo punto, considerata la rilevanza della questione. Invece, silenzio”.
Secondo Cappelletti dunque il progressivo smantellamento dell’Ospedale di Trecenta è solo uno dei tanti esempi di gestione della sanità in Veneto a vantaggio della sanità privata: “Zaia non perde occasione nel dare ogni colpa al governo nazionale, ma dimentica di dire che è la sua stessa forza politica a governare. Certo, in un Paese dove si taglia continuamente la spesa per la sanità pubblica e oltre 4 milioni di persone sono costrette a rinunciare alle cure, un caso come quello dell’Ospedale di Trecenta non dovrebbe sorprendere. Ma a conferma delle politiche di Zaia a favore della sanità privata vorrei ricordare un dato tra tutti, in Veneto la spesa per sanità privata è ai vertici nazionali: come questo dato sia compatibile con una sanità pubblica che funziona, non è dato saperlo. Se infine – conclude Cappelletti – il Re delle cliniche private, un esempio di chi trae enormi profitti dalla chiusura degli ospedali pubblici, siede guarda caso proprio tra i banchi della stessa forza politica di Zaia, il cerchio si chiude e tutto appare molto chiaro”.