
BOLOGNA (ITALPRESS) – La Fondazione Cineteca di Bologna, la Fondazione Nazionale della Danza – Aterballetto, l’Orchestra Casadei e l’Orchestra Toscanini-Next. E poi l’Orchestra Cherubini, la Filarmonica del Teatro Comunale di Modena, e i disegni manga, ponte culturale con il Giappone. Con queste realtà la Regione Emilia-Romagna ha portato a Expo Osaka 2025 la ricchezza del suo sistema culturale, fatto di musica, cinema, danza e teatro, mostrando al pubblico internazionale la vitalità e la forza delle sue Industrie culturali e creative. Un comparto che nel 2023 ha generato 5,6 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 3,8% dell’economia regionale, e che negli ultimi anni ha mostrato una crescita costante, trainata in particolare dall’audiovisivo e dallo spettacolo dal vivo.
“La cultura è il cuore dell’Emilia-Romagna, il linguaggio con cui i nostri territori raccontano se stessi e rafforzano i legami tra le comunità– sottolinea il presidente della Regione, Michele de Pascale– Le nostre Industrie culturali e creative non sono soltanto un settore economico in forte crescita, ma il tratto distintivo di una terra che attraverso la musica, il cinema, la danza e le arti sa parlare al mondo, unendo tradizione e innovazione. Per questo la Regione investe con convinzione nella cultura: perché significa coesione sociale, opportunità per i giovani, sviluppo per i territori, rappresenta una delle filiere economiche più dinamiche, capace di generare valore e di attrarre investimenti. Portare questa energia fino a Osaka- prosegue il presidente- è la conferma che il nostro modello è capace di dialogare a livello internazionale, creando relazioni e aprendo nuove prospettive. La cultura è il nostro passaporto per il futuro: la carta d’identità con cui l’Emilia-Romagna si presenta, consapevole della sua storia e del suo patrimonio, e con lo sguardo rivolto avanti”.
Nell’audiovisivo, la Fondazione Cineteca di Bologna, riconosciuta a livello internazionale, rappresenta un punto di riferimento insieme a 28 festival e 18 rassegne che animano il territorio e a una Film Commission regionale tra le più attive d’Italia. Nel 2023 gli spettacoli messi in scena sono stati oltre 21.600, con una crescita a doppia cifra rispetto al 2022, e 153 i progetti sostenuti dalla Regione. Un patrimonio diffuso che comprende anche 100 teatri storici e compagnie di teatro e danza di eccellenza, tra cui la Fondazione Nazionale della Danza – Aterballetto, unico Centro coreografico nazionale, applaudita in tutto il mondo.
La musica ha fatto da filo conduttore: un percorso che da Giuseppe Verdi arriva ai grandi autori di colonne sonore del Novecento fino al Liscio, cuore popolare della Romagna. A Osaka hanno portato la voce della tradizione e dell’innovazione l’Orchestra Toscanini NEXT – nata dai percorsi di alta formazione della Fondazione Arturo Toscanini, che quest’anno festeggia i cinquant’anni dell’omonima orchestra – e l’Orchestra Casadei, la più longeva orchestra da ballo italiana. Con loro, anche l’Orchestra Cherubini e la Filarmonica del Teatro Comunale di Modena, invitate dal ministero degli Esteri, hanno rappresentato la grande tradizione classica. La Regione sostiene questo patrimonio musicale anche attraverso il percorso di candidatura del Liscio a patrimonio culturale immateriale Unesco.
Accanto ai linguaggi classici, non sono mancati i segni più innovativi del sistema culturale regionale: videogiochi, design, editoria e fumetto, con i manga come ponte privilegiato con il Giappone. L’appuntamento “Mangaka all’italiana: Ink Stories between Japan and Emilia”, ospitato all’Auditorium di Expo, ha sottolineato il legame culturale e creativo tra Italia e Giappone, con la partecipazione dellamangaka giapponese Keiko Ichiguchi, da anni residente a Bologna, e del fumettista italiano Andrea Accardi, tra i primi a reinterpretare il linguaggio manga in chiave europea. Presenti anche rappresentanti dell’Università di Osaka e della Seika University di Kyoto, unica al mondo a ospitare una Faculty of Manga.
-Foto Regione Emilia Romagna-
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