
ROMA (ITALPRESS) – “Le condizioni dei primi due giorni ad Aragon non sono state semplici. Venerdì il grip era scarso a causa della sabbia in pista, ma con il passare delle sessioni la situazione è migliorata permettendo ai piloti di migliorare i tempi sul giro e di trovare un buon feeling con le gomme. Sabato mattina, invece, l’asfalto freddo (15 °C) ha reso la pista particolarmente aggressiva nei confronti dei pneumatici causando anche del tearing, soprattutto sul lato destro, che però non ha compromesso l’aderenza, elogiata da tutti i piloti”. Così Giorgio Barbier, direttore Racing Moto Pirelli, commentando i primi due giorni del Gp di Aragon, decima tappa del Mondiale di Superbike. “La supersoft E0126 è stata scelta da tutti per la Superpole confermandosi una valida alternativa alla SCQ e contribuendo anche al nuovo record assoluto di Bulega, più veloce di oltre mezzo secondo rispetto al precedente – aggiunge Barbier – In Gara1, la E0125 è stata la scelta unanime al posteriore, garantendo buoni tempi e un’usura contenuta sulla distanza gara”.
“Il protrarsi dell’acceso duello tra Bulega e Razgatlioglu fino alla bandiera a scacchi e il giro veloce di gara che il ducatista ha realizzato al diciottesimo e ultimo passaggio confermano le la costanza di prestazioni del pneumatico. Per quanto riguarda l’anteriore, con 37 °C di asfalto sia la media SC1 che la dura SC2 sono rimaste opzioni valide fino all’ultimo momento. I primi tre classificati hanno scelto la SC2, andando contro la maggioranza e ottenendo ottimi risultati. Buona prestazione anche per la SC1, come dimostra Petrucci, primo tra i piloti che l’hanno utilizzata che è arrivato quarto al traguardo. Sarà interessante osservare le scelte di domani – conclude Barbier – soprattutto se le temperature dovessero salire ulteriormente”.
– foto ufficio stampa Pirelli –
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