
Il progetto per la realizzazione dell’acquedotto a Dueville è al centro di una polemica politica sollevata dal gruppo di opposizione Esserci per Dueville con un’interpellanza discussa nell’ultimo consiglio comunale. La minoranza ha chiesto conto alla maggioranza delle promesse fatte in campagna elettorale, in particolare quella di “far pagare l’acquedotto ad Acegas Aps Amga“.
L’iniziativa è stata presentata dal consigliere comunale Nicola Dal Ferro, professore associato dell’Università degli Studi di Padova e presidente di un corso di laurea magistrale in Agricoltura Sostenibile.
A seguito dell’interpellanza, Dal Ferro ha espresso forte critica per la mancata risposta da parte del Sindaco. “Dal Sindaco nessuna risposta. L’approccio della maggioranza è assolutamente inefficace e privo di visione”, ha commentato Dal Ferro.
Il consigliere ha messo in discussione la fattibilità della promessa elettorale, sostenendo che l’amministrazione non ha avviato alcuna seria interlocuzione con l’azienda di Padova, in quanto “solo il gestore del sistema idrico integrato di cui fa parte un Comune può agire nel territorio dell’ente. Nel nostro caso, solo ViAcqua può intervenire”. Secondo Dal Ferro, la maggioranza è “consapevole che questa promessa non sarà mai mantenuta e per questo il Sindaco non ha mai avanzato nessuna formale richiesta di finanziamento dei lavori dell’acquedotto all’azienda di Padova”.
Esserci per Dueville propone di superare la polemica e guardare avanti, puntando su azioni concrete. “Invece di perdere tempo a raccontare favole, pensiamo sia utile guardare avanti. L’acquedotto è un’infrastruttura essenziale per garantire a tutte le famiglie del territorio comunale un approvvigionamento sicuro di acqua pulita e costantemente controllata“, ha proseguito Dal Ferro.
L’opposizione critica la maggioranza per essersi limitata a dire ai cittadini che l’allacciamento “non è obbligatorio”. Al contrario, l’acquedotto va considerato un servizio essenziale, e per questo è necessario “incentivare gli allacciamenti, coltivando la consapevolezza dei cittadini sul tema ma anche tramite azioni concrete. Dobbiamo pensare a delle misure per aiutare i cittadini ad allacciarsi senza che il costo pesi interamente su di loro”.
L’interpellanza ha toccato anche il tema dell’estensione della rete. Il primo stralcio, il cui avvio è previsto nel 2026, riguarderà solo la parte nord del capoluogo, lasciando scoperte “il resto del paese e le frazioni Passo di Riva e Povolaro“.
Per Dal Ferro, l’amministrazione non deve “rimanere con le mani in mano” ma darsi da fare per la realizzazione degli stralci successivi: “Se davvero riteniamo l’acquedotto un servizio essenziale e vogliamo garantirlo a tutti i cittadini, è necessario parlare anche della realizzazione degli stralci successivi. L’amministrazione non rimanga con le mani in mano e si dia da fare per offrire a tutti i duevillesi questa infrastruttura così importante”.