GP Singapore, Pirelli porta le stesse mescole dello scorso anno: C3, C4 e C5

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MARINA BAY (SINGAPORE) (ITALPRESS) – Ancora un circuito cittadino per la Formula 1 che, dopo la tappa sulle rive del Mar Caspio si sposta praticamente all’Equatore, visto che la città-Stato di Singapore si trova solamente 140 chilometri a Nord della linea immaginaria che separa l’emisfero boreale da quello australe. Sarà uno degli appuntamenti più impegnativi dal punto di vista fisico per i piloti, che possono arrivare a perdere fino a tre chili di peso corporeo durante la gara, anche perché il tracciato molto tortuoso concede poco spazio per rilassarsi quando si è al volante.

Torna per questo appuntamento la collezione speciale dei Pirelli Podium Cap, prodotta da Pirelli Design con il contributo creativo del designer Denis Dekovic: il suo colore è il magenta, capace di catturare l’intensità e la vitalità che contraddistinguono la gara asiatica. Il Podium Cap è già disponibile per l’acquisto sulla piattaforma di e-commerce dedicata. Nessun cambiamento rispetto allo scorso nella selezione delle mescole da asciutto: Pirelli ha infatti confermato la C3 come Hard, la C4 come Medium e la C5 come Soft per la gara di Marina Bay. 

Pur avendo un’opzione più morbida a disposizione, la C6, le valutazioni fatte prima della pausa estiva – le mescole per la seconda parte della stagione sono state annunciate durante il Gran Premio d’Ungheria – hanno escluso la gomma più morbida della gamma 2025 perché le energie esercitate sugli pneumatici e le temperature elevate che contraddistinguono questo appuntamento potevano creare qualche difficoltà sul piano del surriscaldamento. Del resto, in questa gara il degrado della prestazione dei pneumatici è causato principalmente dallo stress termico cui vengono sottoposti.

Se Medium e Hard sono chiaramente le mescole da preferire in gara, la Soft potrebbe essere un’opzione per chi vorrà cercare di sfruttarne il maggior grip alla partenza oppure in caso di neutralizzazioni nel finale di gara. Con le modifiche al tracciato introdotte di recente, i sorpassi non sono più impossibili anche se rimangono ovviamente molto complicati da portare a termine: la possibilità di avere un forte divario di prestazione fra una Soft relativamente fresca e un’eventuale Medium o Hard usata a lungo potrebbe essere un fattore da tenere in considerazione.

Nel 2024 la Medium è stata la mescola preferita alla partenza, con 14 piloti che optarono per la C4; quattro scelsero la Hard e due la Soft. La flessibilità della Medium permise di avere strategie diversificate in termini di scelta del giro in cui effettuare la sosta, visto che il pit-stop unico era, come sempre, l’opzione nettamente più veloce. Il traffico e la gestione delle gomme facilitarono l’estensione degli stint, nel caso più estremo arrivati anche a 49 giri. L’edizione scorsa è stata anche una delle poche a non aver mai avuto alcuna neutralizzazione.

Quello di Marina Bay è uno dei tracciati più tortuosi del calendario. Lungo 4,940 chilometri, comprende 19 curve. Le modifiche introdotte nel 2023 ne hanno ridotto il numero (erano 23), trasformando la parte successiva alla curva 16 in un rettilineo di circa 400 metri di lunghezza. L’asfalto ha le stesse caratteristiche di quello delle strade cittadine limitrofe, con una rugosità molto bassa, e numerose sono anche le strisce della segnaletica che, in caso di pioggia, possono rappresentare un’insidia supplementare. Ci sono ben quattro zone DRS ma i sorpassi restano merce rara. L’aumento della velocità massima nella pit-lane, salito da 60 a 80 km/h, non dovrebbe avere un impatto significativo sulla strategia, con la sosta singola praticamente obbligata.

-Foto ufficio stampa Pirelli-
(ITALPRESS).