Bretella Del Din, Comune di Vicenza presenta osservazioni critiche ad Anas: “Troppi impatti su UNESCO e ambiente”

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bretella del din

L’infrastruttura prevista a servizio della base militare americana “Del Din”, nota come Bretella Del Din, torna al centro del dibattito a Vicenza. Il progetto, che prevede 1,6 chilometri di collegamento per un investimento di circa 37 milioni di euro, ha incassato le osservazioni critiche del Comune di Vicenza, approvate con una delibera di Giunta. Le criticità rilevate riguardano la frammentazione fondiaria, l’impatto viabilistico, la tutela del sito UNESCO e la partecipazione della comunità.

Il progetto, la cui realizzazione dovrebbe collegare la variante della SP46 all’accesso nord della base militare, è ritenuto importante proprio in funzione di questo servizio. Tuttavia, il Comune di Vicenza rileva un impatto significativo.

“Nonostante le mitigazioni ambientali previste, infatti, l’amministrazione comunale rileva un impatto importante sul fronte ambientale e di interconnessione viabilistica, ciclabile, pedonale e di accesso ai fondi agricoli“, comunica Palazzo Trissino. In particolare, si segnala che l’opera “andrebbe a comportare un’elevata frammentazione fondiaria, con sottrazione di suolo e perdita di funzionalità agricola, riduzione della fruizione paesaggistica e della permeabilità dei terreni”.

Nelle sue osservazioni, il Comune ha chiesto che i mezzi di cantiere utilizzino esclusivamente le piste di cantiere e non la viabilità ordinaria. Inoltre, ha richiesto al Ministero di definire in maniera chiara, e prima dell’inizio dei lavori, la competenza della gestione e i relativi costi dell’infrastruttura.

Bretella Del Din: le posizioni degli amministratori

Gli amministratori comunali hanno dettagliato le criticità riscontrate nel progetto.

“Per quanto riguarda gli aspetti di mobilità – commenta l’assessore ai Lavori pubblici e alla Mobilità del Comune di Vicenza, Cristiano Spiller – abbiamo richiesto uno studio del traffico molto più approfondito perché temiamo che la nuova infrastruttura possa richiamare ulteriori flussi su strade comunali che non sono in grado di sopportarli, come ad esempio strada di Lobia. Altra preoccupazione riguarda le possibili interferenze con la mobilità pedonale, ciclabile e agricola che non deve essere assolutamente interdetta da questa nuova opera. Abbiamo inoltre richiesto che le competenze gestionali dell’infrastruttura vengano definite quanto prima chiarendo al contempo che, non rilevando benefici sulla viabilità locale, l’amministrazione comunale non intende assumersi l’onere della sua gestione”.

L’assessore Cristina Balbi ha focalizzato l’attenzione sull’impatto culturale e paesaggistico: “Per quanto riguarda il sito Unesco – ha aggiunto l’assessore – , ricordo che l’ambito è attenzionato da diverso tempo da parte di Icomos che ha fatto pervenire specifiche raccomandazioni alla città di Vicenza. Proprio alla luce di ciò, abbiamo chiesto che la Valutazione di impatto dell’opera sul sito venga rivista, in quanto carente perché non segue le ultime guide approvate da Icomos. Manca inoltre l’aspetto relativo alla partecipazione che è invece fondamentale perché caratteristica nella tutela dei siti Unesco”.

Infine, l’assessore all’Ambiente del Comune di Vicenza, Sara Baldinato ha evidenziato i rischi ambientali: “È assolutamente fondamentale – conclude l’assessore – che vi siano approfondimenti e studi specifici in merito alle matrici interessate da questa nuova opera, che avrà sicuramente un impatto sia per quanto riguarda la qualità dell’aria, sia per il rumore in un’area oggi poco antropizzata, e soprattutto per la qualità delle acque superficiali e di falda, con un reticolo idrografico diffuso e diversi pozzi di emungimento, e infine avendo attenzione all’invarianza idraulica da garantire in una zona pesantemente interessata dall’alluvione dell’1 novembre 2010″.

La Cronistoria dell’Iter Burocratico

L’iter burocratico del progetto, gestito da Anas, ha radici lontane. A fine agosto il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato l’avviso per la presentazione di osservazioni al progetto definitivo del completamento della tangenziale di Vicenza.

Il documento con le osservazioni del Comune di Vicenza è stato redatto dopo la pubblicazione delle integrazioni progettuali richieste al 2021 dal Ministero della Cultura-direzione generale Archeologia, Belle arti e paesaggio, ben quattro anni fa. A fine agosto scorso, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha emanato un avviso pubblico per la presentazione delle osservazioni, fissando un termine di trenta giorni. Il Comune di Vicenza ha dunque elaborato una serie di osservazioni molto dettagliate che evidenziano le numerose criticità del progetto definitivo e ha presentato la risposta nei termini di legge.