
(Adnkronos) – "Roberto Occhiuto ci ha chiamato qui un po' prima del tempo, però è una scelta che io comprendo e che condivido. E che racconta qualcosa di come siamo fatti, del nostro dna. Nel nostro dna c'è sempre e soprattutto il fatto che sono i cittadini a dire, a dover dire se si fidano di noi oppure no, sono i cittadini che ci mettono in sella e sono cittadini gli unici che ci possono mandare a casa". Così la premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, al comizio di Lamezia Terme per Roberto Occhiuto, candidato alle elezioni regionali in Calabria del centrodestra. "Questa è la nostra idea di democrazia e finché abbiamo il consenso dei cittadini tutto il resto si affronta e si affronta a testa alta", aggiunge la premier. "Siete una piazza meravigliosa! E' molto molto molto importante per me, è molto importante per noi, è molto importante, l'ho detto tante volte, quando si può ogni tanto tornare in mezzo alla gente a raccogliere un entusiasmo che ci serve per continuare a fare il lavoro che stiamo facendo. Grazie a Roberto Occhiuto per averci voluto qui oggi", le parole della premier alla platea. "E allora siamo orgogliosi di essere ancora qui, di essere ancora al fianco di Roberto Occhiuto. Siamo orgogliosi ci continuare a lavorare con lui nel solco del lavoro fatto da un'altra grande persona che manca a tutti, che è Jole Santelli", aggiunge.
"Noi siamo insieme" con Tajani, Salvini e gli altri leader del centrodestra "a combattere una battaglia comune, lavoriamo per vincere insieme quella battaglia come abbiamo vinto ieri nelle Marche anche ribattezzate Ohio, dove i cittadini hanno confermato con uno straordinario risultato il governatore uscente, Francesco Acquaroli, al quale mandiamo le nostre congratulazioni e il nostro abbraccio anche da questa piazza e guardate lo ricordo anche per dire che la sua esperienza dimostra ancora una volta che i cittadini sono più intelligenti di come li fa la sinistra", ha poi continuato la premier. "Guardano al lavoro, guardano ai risultati, guardano alla concretezza di chi li governa e non si fanno ammaliare dagli slogan facili e dal fumo gettato negli occhi, non si fanno trattare da stupidi come evidentemente li tratta da stupidi chi dice vota per il Pd nelle Marche e avrai lo Stato in Palestina, perché la gente non è scema – aggiunge -. I marchigiani hanno capito quanto quella mossa fosse disperata e hanno invece valutato il risultato di cinque anni di buon governo, l'umiltà e la concretezza del centrodestra, all'alleanza innaturale e imposta del cosiddetto 'campo largo' e anche rispetto al cinismo di chi sfrutta le tragedie per tentare di raggranellare qualche voto". Quindi il monito: "Il mondo non trova pace, la guerra continua a soffiare la sua paura, l'odio e la violenza sembrano troppo spesso avere il sopravvento, si moltiplica la schiera di coloro che cercano di avvelenare il dibattito pubblico, che invece proprio in un tempo come questo ha bisogno di responsabilità, perché con le parole non si scherza, le parole pesano, possono diventare brodo di cultura per le tracce più violente, ed è una storia che l'Italia ha già attraversato e che non permetteremo torni". "Noi continuiamo a lavorare e condurre il dibattito politico con la consapevolezza che chi c'è dall'altra parte è sì un avversario che vuoi sconfiggere, ma non sarà mai un nemico che vuoi abbattere, questo lo lasciamo agli altri questo è un privilegio che lasciamo agli altri", aggiunge la premier. "Non – continua Meloni – siamo stati fortunati" per il contesto geopolitico, ma "io ho sempre pensato che le grandi crisi portino con sé sempre anche delle opportunità. Penso che questa nazione abbia anche una grande occasione, che è l'occasione di dimostrare al mondo che l'Italia è tornata seria, credibile, affidabile, leale, non supina. Un'Italia molto diversa da quella che abbiamo conosciuto in passato, da quella che si accontentava di compiacere i partner solo per stare nelle foto di famiglia". E ancora: "Se noi mettiamo in fila tutte le palle che vi hanno raccontato in questi anni sui rischi che correvate a votare il centrodestra, noi non saremmo mai davvero neanche dovuti arrivare al 5% dei consensi. Puoi raccontare tutte le bugie che vuoi, le persone ragionano con la loro testa". "Fra poche settimane – sottolinea quindi Meloni – diventeremo il terzo governo più longevo della storia italiana e e quando diventeremo il terzo la sinistra scoprirà che i tre governi più lunghi della storia d'Italia erano tre governi di centrodestra. Ed è naturale, che solo il centrodestra possa dare una stabilità a questa nazione perché noi non stiamo insieme perché dobbiamo sconfiggere gli altri, non stiamo insieme perché detestiamo gli altri, noi stiamo insieme, governiamo insieme, lavoriamo insieme perché abbiamo una nostra visione del mondo che vogliamo costruire per il bene di questa nazione. Non è la rabbia che ci muove, è l'amore che ci muove e ci tiene insieme". Continua la premier: "Ci hanno detto che con la destra al governo l'Italia sarebbe stata isolata nel mondo. Fatevi un giro sulla stampa estera, che vi racconterà molte cose di quelle che molto spesso la stampa italiana ha maggiore difficoltà a raccontare perché oggi, normalmente, sulla stampa estera si parla di miracolo italiano". E ancora: "Tutti vogliono investire in Italia, perché l'Italia oggi è considerata una nazione seria, stabile, credibile". Quindi ancora la Calabria: "Questa terra non chiede di essere mantenuta dalla politica, chiede di essere messa dalla politica in condizione di poter competere ad armi pari e dimostrare il suo valore. Ma tanto non la capiscono la lezione, hanno candidato il padre reddito di cittadinanza. E ora arriverà il reddito di regionalanza? Loro vi vedono così, come persone che non sanno o non vogliono mettersi in gioco, noi vi vediamo come un popolo fiero che non vuole dipendere dai partiti e non si fa prendere in giro ma chiede rispetto e risposte dalla politica". "La sinistra che con la sua mentalità ha spaccato l'Italia in due, in tutti gli anni, in cui ha tentato di convincervi del fatto che l'unica soluzione per voi, in fin dei conti, era la paghetta di Stato, perché non potevate pretendere qualcosa di meglio", aggiunge la premier. Poi il punto e la sfida all'opposizione su Gaza. La proposta di Trump per il Medio Oriente, dice Meloni, "è un'occasione, e lo dico anche per dire che giovedì in aula, ci saranno delle mozioni sulle quali si parlerà della questione palestinese, ma una volta tanto questo appello lo faccio all'opposizione: mi piacerebbe che l'Italia votasse compatta per dimostrare che la pace la si vuole davvero, che la pace la si vuole costruire davvero, perché si costruisce con questi strumenti". "La Cgil gli scioperi li deve fare per la Palestina perché vagli a spiegare che li deve fare per i lavoratori visto come vanno le cose", attacca quindi la premier. Sull'immigrazione, continua Meloni, dicevano che "'la destra sarà isolata in Europa', guardate è rimasta solo la sinistra italiana a proporre la grande soluzione dei porti aperti perché anche nel resto d'Europa, pure qualche sinistra, c'è arrivata che non può essere una soluzione. Sono rimasti loro tipo soldato giapponese gli ultimi" a dirlo. Per noi combattere l'immigrazione illegale "è un impegno e se qualcuno pensa di fermarci su questo sbaglia di grosso. Non c'è politico, non c'è burocrate, non c'è giudice che possa impedirmi di fare quello che gli italiani mi hanno chiesto di fare che è fermare l'immigrazione illegale", aggiunge la premier. Quindi un nuovo attacco alla sinistra. "Siccome sono proprio sfigati", dice la premier, "a un certo punto quest'estate hanno detto anche che crollava il turismo, abbiamo fatto il record di visitatori della stagione, abbiamo superato pure la Spagna". Se sul fronte giustizia "Andremo avanti sulla riforma non contro la magistratura, ma per liberare la magistratura dalla malapianta delle correnti politicizzate, vogliamo liberarla dalla politica", su quello della famiglia, continua Meloni, "stiamo lavorando adesso per le giovani coppie a un piano casa, perché le giovani coppie possano avere la casa a prezzi calmierati". "Il lavoro che Roberto, che Fratelli d'Italia, che tutto il centrodestra sono riusciti a imprimere in Calabria non è gestione del quotidiano, è dimensione strategica, è guardare allo sviluppo di medio e lungo termine", le parole della premier sul candidato. "Negli ultimi quattro anni noi abbiamo provato a raccontare una storia diversa – aggiunge la premier -. La regione è tornata a essere governata con autorevolezza. Dopo anni di mobilismo avete riacceso il vostro motore, avete ripreso a correre e non dovete fermarvi adesso". Per Meloni, "vedere Elly Schlein che fa la campagna elettorale in Calabria girando per gli ospedali a certificare i fallimenti dei governi regionali di sinistra che noi stiamo cercando di recuperare fa sorridere, ma vedere che lo faccia Giuseppe Conte che aveva nominato commissari imbarazzanti, che hanno fatto vergognare l'Italia intera, è quasi offensivo". “Questa regione – ha detto ancora – ha fatto un lavoro straordinario negli ultimi anni e quindi sono felice di annunciare che abbiamo avviato l’iter per l’uscita della Calabria dalla gestione commissariale sulla salute, perché se lo merita”. Poi il passaggio sul corteo ProPal di oggi alla Sapienza: "Anche oggi le nostre forze dell'ordine stanno affrontando…devono perdere tempo con questi figli di papà dei centri sociali che stanno creando problemi all'università La Sapienza" in cui "hanno sostituito la bandiera dell'Europa con quella della Palestina e qui a sinistra ci sarà un corto circuito". Quindi le parole sulla Flotilla per Gaza: "Con il piano di pace per il Medio Oriente proposto dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è finalmente aperta una speranza di accordo per porre fine alla guerra e alla sofferenza della popolazione civile palestinese e stabilizzare la regione. Questa speranza poggia su un equilibrio fragile, che in molti sarebbero felici di poter far saltare. Temo che un pretesto possa essere dato proprio dal tentativo della Flotilla di forzare il blocco navale israeliano. Anche per questo ritengo che la Flotilla dovrebbe fermarsi ora e accettare una delle diverse proposte avanzate per la consegna, in sicurezza, degli aiuti". "Ogni altra scelta rischia di trasformarsi in un pretesto per impedire la pace, alimentare il conflitto e colpire così soprattutto quella popolazione di Gaza alla quale si dice di voler portare sollievo. È il tempo della serietà e della responsabilità", avverte la presidente del Consiglio. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)