Vision Pro in pausa, Apple si concentra su nuovi occhiali smart

55

(Adnkronos) – Secondo diverse fonti legate alle catene di produzione, Apple avrebbe deciso di rallentare la progettazione della prossima generazione di Apple Vision Pro, l'headset per la realtà mista che ha debuttato nel 2024 ma ancora non è disponibile in diversi paesi del mondo, Italia compresa. Cupertino starebbe concentrando le sue risorse nel campo degli indossabili su un altro prodotto, un paio di occhiali smart più simili ai Ray-Ban con display di Meta, indossabili più facilmente e incentrati sull'utilizzo tramite voce e intelligenza artificiale. Secondo Bloomberg, Apple starebbe realizzando un chip del tutto nuovo per questo dispositivo, che andrebbe a posizionarsi sul mercato proprio in diretta concorrenza con quelli realizzati da Meta con Ray-Ban e Oakley, presentati recentemente. Non solo: Apple sarebbe in realtà al lavoro su due tipologie di occhiali smart: una senza schermo, incentrata sull'utilizzo della voce e con audio integrato nelle aste, che potrebbe essere lanciato nel 2027, e uno appunto con display integrato nelle lenti, che inizialmente era previsto per il 2028 ma ora sarebbe diventato il prodotto di punta della nuova linea, da lanciare nel più breve tempo possibile. Con questa mossa la Mela ha il chiaro intento di accorciare la distanza con la società di Zuckerberg, che al momento regna incontrastata in un segmento ancora di nicchia, ma in rapida crescita: dal 2023, quando sono stati lanciati i primi Ray-Ban hi-tech, sono state piazzate due milioni di unità. Per quanto riguarda Apple Vision, la Mela non avrebbe comunque intenzione di abbandonare il progetto. Nei prossimi mesi potrebbe arrivare intanto una versione identica all'attuale ma con un chip aggiornato e mutuato dalla linea Mac (quindi M4 o M5), e in una nuova colorazione nera. Ma soprattutto, entro il 2027 dovrebbe vedere la luce un headset più leggero e anche più economico: uno dei problemi principali di Apple Vision Pro sul mercato è il costo per l'utente finale, che in Europa tocca i 4 mila euro. 
—tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)