Omicidio a Desenzano: donna residente a Vicenza scaricata davanti all’ospedale con tre colpi d’arma da fuoco all’addome

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Cinzia Luison Perseguita l'ex uomo sul tetto a vicenza tentato omicidio rosà molestatore dolores dori Castelfranco Veneto

Dolores Dori, una donna di 44enne di origini Sinti residente a Vicenza, è stata uccisa nel Bresciano con colpi d’arma da fuoco.

È deceduta all’ospedale di Desenzano del Garda, dove nella tarda serata di giovedì 2 ottobre è stata scaricata da un’automobile e lasciata agonizzante di fronte al Pronto Soccorso da qualcuno a bordo di un’auto con targa finta.

La donna, che viveva in un campo nomadi di Venezia, presentava tre ferite da arma da fuoco all’addome. I tentativi dei medici sono stati inutili: è morta in camera operatoria, nel corso di un intervento chirurgico che non è servito a salvarla.

Le indagini per omicidio sono state immediatamente avviate dai Carabinieri di Brescia, coordinati dal pubblico ministero Francesca Sussarellu. Gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire l’intera vicenda.

Gli investigatori stanno visionando le telecamere di sicurezza installate in strada e nella zona circostante l’ospedale di Desenzano, sperando di ottenere elementi utili per risalire all’auto e alla persona che ha abbandonato il corpo. All’attenzione delle forze dell’ordine anche gli accertamenti nell’area dell’accampamento che sarebbe stato individuato come teatro dell’aggressione a colpi di pistola a Lonato del Garda. Un parcheggio con alcune roulotte che, dopo la morte della donna, si è subito svuotato.

Da quanto si apprende, Dolore Dori aveva precedenti per furti e raggiri, in particolare ai danni di anziani.

Ansa così ricostruisce il contesto entro il quale potrebbe essere maturato il delitto. “Le indagini sull’omicidio di Dolores Dori proseguono a ritmo serrato, con l’obiettivo di chiarire chi abbia materialmente sparato alla donna, il cui corpo è ora a disposizione della magistratura bresciana che ha già disposto l’autopsia.

Tra i testimoni della sparatoria ci sarebbe il figlio sedicenne, mentre sarebbero pochi gli indizi trovati sulla scena del crimine dagli uomini delle Scientifica dell’Arma.

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, la donna sarebbe stata vittima di una lite degenerata all’interno dell’accampamento in cui si era trasferita dal Veneto – con marito e figli – a bordo di una Alfa Romeo Stelvio, la stessa auto dalla quale è stata scaricata davanti al pronto soccorso, probabilmente dal marito. Dal fotogramma a disposizione degli investigatori bresciani, si nota un solo uomo sull’auto, al volante della vettura con targa ‘pezzotto’, assolutamente finta”.

E ancora: “Al campo nomadi di Lonato, sempre secondo dagli investigatori, sarebbe scoppiata la violenta lite al culmine di una discussione tra la vittima e il marito, da una parte, e dall’altra i genitori di un ventenne che avrebbe dovuto sposare la figlia di Dolores Dori”.