
(Adnkronos) – "Un risultato clamoroso. Non era mai successo in Calabria che un presidente uscente venisse riconfermato e, a mia memoria, non è mai successo che venisse eletto con una percentuale così alta". Così, Roberto Occhiuto, intervistato dall'Adnkronos, commenta il risultato delle Regionali in Calabria. Un esito che, a dire di Occhiuto, giunge al termine di "una campagna elettorale dai toni molto accesi, molto aspri, piena di fake news. Io stesso – afferma – sono stato costretto a querelare tantissime persone. Io capisco che le campagne elettorali possano riservare questo tipo di atteggiamenti, ma ora spero finalmente in una 'pacificazione'. Tridico mi ha chiamato, l'ho molto apprezzato, gli ho detto che sono disponibile a lavorare insieme". "A volte si ha l'immagine di una Calabria più antica di quella che è nella realtà – aggiunge Occhiuto -. La Calabria è una regione moderna, che ha università di grandissima eccellenza. Forse dall'altra parte hanno sbagliato a pensare che la Calabria si facesse ancora abbindolare da promesse assistenzialiste, come il 'reddito di dignità', come l'assunzione di 7mila forestali o degli Lsu. Sono molto orgoglioso dell'atteggiamento che hanno avuto i calabresi. La vittoria la dedico a loro, che hanno dimostrato ancora una volta di saper votare". E ancora: "È giusto che i magistrati continuino a lavorare. Ma io ho la certezza di non aver mai avuto nella mia vita condotte minimamente censurabile. Ho la coscienza a posto di chi, anche se indagato, sa che non ha nulla da temere. Poi i magistrati è giusto che facciano il loro dovere". "Non è vero che mi sono dimesso dopo aver ricevuto l'avviso di garanzia – ribadisce -, mi sono invece dimesso appena ho visto che l'avviso di garanzia veniva strumentalizzato da chi pensava di potermi sconfiggere per questa strada, quando ho visto che l'avviso di garanzia mi faceva vedere, agli occhi dei miei collaboratori, lì alla Regione, come un presidente 'dimezzato', come un 'ex presidente'. Tenere le redini della burocrazia in Calabria è complicato, se poi ti vedono come un ex presidente non ti segue più nessuno. Ora, invece, sanno che mi avranno come loro presidente per cinque anni, quindi, al di là dell'inchiesta, sono convinto che lavoreranno di buona lena". "Sicuramente ci sarà qualche riconferma, poi dipenderà dal confronto che avrò con i partiti nazionali e regionali ma l'importante è che sia una giunta fatta di persone di valore, che possa aiutarmi ad affrontare e risolvere i numerosi problemi della Regione', dice poi rispondendo all'Adnkronos in merito alla composizione della prossima giunta regionale della Calabria. "Se avessi dovuto inseguire ciò che era più conveniente per me, sarei stato comodamente seduto nella poltrona del presidente della Regione, al termine avrei valutato se ricandidarmi alla Regione oppure, siccome sono vicesegretario nazionale di Forza Italia, se andare a fare il parlamentare a Roma. Invece no, ho deciso di non tenere la Regione bloccata per un anno, di non farmi consumare da chi voleva strumentalizzare l'inchiesta giudiziaria per sconfiggermi per questa via, invece che per quella delle elezioni. Quindi, tutto il contrario di quello che dice il centrosinistra", continua, replicando a delle accuse che gli erano state mosse in campagna elettorale da esponenti dello schieramento di centrosinistra.
—politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)