Caso Valbruna, Luisetto (Pd): “Con Bolzano rischia anche Vicenza, che la Regione Veneto intervenga. Sarebbe questa l’autonomia?”

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Acciaierie Valbruna a Vicenza
Acciaierie Valbruna a Vicenza
Chiara Luisetto, consigliere regionale (PD) del Veneto Impianto Silva
Chiara Luisetto, consigliere regionale (PD) del Veneto

“Che il Veneto non faccia da spettatore”: sono queste le parole della consigliera regionale del Pd Chiara Luisetto sulla situazione della Valbruna e sulla manifestazione di oggi a Bolzano, dove lavoratori e sindacati sono scesi in piazza per chiedere alla Provincia autonoma di non mettere a rischio lo stabilimento altoatesino che occupa 582 persone: «Le conseguenze di quanto sta accadendo in Alto Adige – spiega la consigliera Pd – rischiano infatti di arrivare velocemente a Vicenza, dove ad essere in pericolo sarebbero a cascata i 1200 posti di lavoro del capoluogo berico. Un patrimonio di competenze ed esperienze inevitabilmente intrecciato con lo stabilimento altoatesino». Luisetto sottolinea come il bando dalla Provincia Autonoma di Bolzano per la riassegnazione dell’area, di proprietà della Provincia e da molti anni occupata dallo stabilimento Valbruna, sia stato emanato senza nemmeno aprire un dialogo con l’azienda. «Una situazione che inevitabilmente genera grande preoccupazione anche qui nel vicentino. Una scelta che non ascolta né azienda, né forze sindacali, né lavoratori va fermata per non mettere a repentaglio 1700 posti di lavoro su due tessuti produttivi fortemente interconnessi». Sulla questione la consigliera ha presentato una interrogazione, per chiedere un’assunzione di responsabilità e una chiara azione della regione Veneto con l’assessorato alle politiche per il lavoro, auspicando un confronto tra regione e provincia autonoma, affinché quest’ultima ritorni sui suoi passi. Luisetto poi non risparmia una frecciata contro l’autonomia: «Mi chiedo, vedendo scelte come quella in essere, se sia questo l’uso dell’autonomia a beneficio delle comunità che una regione a statuto speciale sa esercitare».

L’esponente del Pd conclude con una critica all’atteggiamento dei consiglieri altoatesini e ribadendo l’esortazione alla Regione ad agire: «Trovo vergognose le esternazioni di alcuni consiglieri provinciali altoatesini che, sulla pelle dei lavoratori, sostengono questa scelta, proponendo già a quale azienda dare la concessione. Allo stesso tempo chiedo all’assessora Mantovan di adoperarsi per evitare quella che rischia di diventare crisi occupazionale destinata ad allargarsi. Rimanere fermi e silenti davanti a tutto ciò non è una opzione.».