Veneto 2025, il centrodestra scioglie il nodo: il leghista padovano Alberto Stefani è il candidato presidente

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Alberto Stefani

Il 32enne padovano Alberto Stefani guiderà Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Udc e Noi Moderati alle regionali del 23-24 novembre. Promette continuità con l’era Zaia e una campagna “tra piazze e periferie”. Lo sfiderà il candidato del centrosinistra Giovanni Manildo.

Dopo settimane di attesa e riunioni tra i vertici della coalizione, il centrodestra ha ufficializzato il proprio nome per la corsa a Palazzo Balbi: sarà Alberto Stefani il portabandiera di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Udc e Noi Moderati. L’annuncio chiude la fase di incertezza e apre la campagna elettorale verso il voto del 23 e 24 novembre.

Padovano di Borgoricco, classe 1992, Stefani è considerato uno dei profili emergenti della Lega. È stato sindaco del suo Comune, quindi deputato (riconfermato nel 2022), segretario regionale della Liga Veneta e, dall’1 agosto 2023, presidente della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale. Laureato con lode in Giurisprudenza a Padova, ha fondato la scuola di formazione politica “Veneto domani”.

Per me è l’onore più grande. Ringrazio la coalizione per la fiducia: il nostro impegno sarà mettere davanti a tutto le necessità delle persone, in continuità con l’ottimo lavoro di Luca Zaia”, ha dichiarato Stefani, indicando alcune priorità: disagio giovanile, invecchiamento della popolazione, difesa dell’ambiente e lavoro, oltre alla tenuta economica in un contesto internazionale complesso. “La campagna la farò nelle piazze e nelle periferie, ascoltando tutti, anche chi non la pensa come me”.

La designazione di Stefani definisce ora il duello con Giovanni Manildo, candidato presidente del centrosinistra. “Era ora: ora potremo confrontare davvero progetti e idee”, ha commentato Manildo, che bolla la scelta del centrodestra come “candidatura decisa nei palazzi romani”, ricordando gli oltre 200 incontri compiuti in questi mesi nel territorio.

Per la coalizione, la candidatura di Stefani punta a tenere insieme continuità e rinnovamento dopo quindici anni di guida leghista: autonomia, sanità territoriale, sostegno a imprese e famiglie, ambiente e semplificazione amministrativa sono i dossier destinati a dominare la campagna. In caso di vittoria, Stefani diventerebbe uno dei più giovani governatori della storia repubblicana.

Con l’ufficializzazione, le due coalizioni entrano nella fase decisiva: da oggi la partita veneta ha finalmente i suoi protagonisti in campo.