
“È inutile ostinarsi, l’elettrico non convince”: è questo, in parole semplici, quanto sostiene l’eurodeputato veneto Paolo Borchia, capo delegazione della Lega al Parlamento europeo, commentando i dati relativi alle immatricolazioni dei mezzi pesanti diffusi da ANFIA, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica: “I numeri – spiega infatti l’eurodeputato veronese – parlano chiaro: fra i mezzi pesanti immatricolati nel primo semestre del 2025 in Italia, il 95,8% è alimentato a Diesel, e solo il 2,6% (376 mezzi) è alimentato da motore elettrico. Inutile insistere con l’ideologia dell’elettrico forzato”.
Sempre a proposito di dati, Borchia cita anche le percentuali di immatricolazioni elettriche nel passato recente: “Nel 2024 erano allo 0,7%, nel 2023 allo 0,3 %.” Insomma, ribadisce, “il mercato boccia senza appello le politiche green di Bruxelles”.
Il capo delegazione Lega sottolinea come questi numeri arrivino proprio quando “da Bruxelles arriva l’approvazione di un regolamento che impone riduzioni draconiane e autobus urbani completamente elettrici dal 2035. Obiettivi irrealizzabili che la realtà sta già smentendo. Come Lega abbiamo votato contro, mentre l’Italia si è giustamente opposta in Consiglio insieme a Polonia e Slovacchia”.
In conclusione, secondo Borchia la strada imboccata dall’Europa non è quella giusta: “Le eurofollie green soffocano l’autotrasporto tra costi insostenibili, infrastrutture inesistenti e dipendenza dalla Cina. Il diesel rimane l’unica tecnologia affidabile ed economicamente sostenibile, serve neutralità tecnologica e pragmatismo, non ideologia: il mercato chiede un cambio di rotta immediato prima che sia troppo tardi”.