
(Adnkronos) –
Hamas "insiste" con i mediatori per "il rilascio" dei detenuti palestinesi che Israele ha rifiutato di liberare nell'ambito dell'accordo mediato dagli Stati Uniti, tra cui Marwan Barghouti e Ahmad Saadat, "e i negoziati" al riguardo "sono ancora in corso". A dichiararlo, parlando con Al Jazeera, è stato Mousa Abu Marzouk, esponente di Hamas. Israele ha respinto diversi altri nomi proposti, ha affermato. Alla domanda se tra questi figurassero Abdullah Barghouti, Hassan Salama, Ibrahim Hamed e Abbas al-Sayyed, ha risposto affermativamente. E' quanto riferisce il Times of Israel. Intanto stanno arrivando in Israele le truppe statunitensi che dovranno istituire un centro di coordinamento per la supervisione dell'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza. A riferirlo sono stati due funzionari alla Abc News. Nessun militare americano entrerà a Gaza, è stato precisato. I 200 soldati inviati in Israele – hanno aggiunto le fonti – sono specializzati in trasporti, pianificazione, logistica, sicurezza e ingegneria. Lavoreranno al fianco di rappresentanti di altre nazioni, del settore privato e di organizzazioni non governative. Il centro è considerato una sorta di primo passo a supporto dell'attuazione del processo di pace, che richiederà un ampio coordinamento dell'assistenza umanitaria, logistica e di sicurezza. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha scritto su X di aver "avuto una lunga telefonata con il Segretario di Stato americano, Marco Rubio. Un confronto sul cessate il fuoco a Gaza. Lavoriamo insieme per una rapida attuazione del Piano di Pace del Presidente Trump, che prevede anche un pronto ritorno a casa degli ostaggi". Tajani ha aggiunto di essersi "congratulato per l’efficacia dell’azione americana, un grande successo politico e diplomatico". "Siamo pronti a partecipare con i nostri militari ad una missione di pace e sicurezza, con le nostre imprese a ricostruire Gaza partendo da scuole e ospedali", ha scritto il ministro degli Esteri, sottolineando che "il governo italiano sarà pienamente impegnato al fianco degli Stati Uniti e degli altri partner europei e regionali per contribuire a creare le giuste condizioni di stabilità". "L'Italia – ha affermato ancora – continuerà nel suo impegno umanitario per assistere la popolazione palestinese e lavorerà per garantire la sicurezza di Israele". Sul versante libanese, l'esercito israeliano ha annunciato di aver colpito siti in cui Hezbollah stava immagazzinando macchinari pesanti da utilizzare "per ricostruire le sue infrastrutture terroristiche nel sud del Libano". Le Forze di Difesa Israeliane – citate dal Times of Israel – accusano Hezbollah di operare in modo da costituire "una minaccia per i civili libanesi usati come scudi umani", e affermano che la "posizione" in cui si trovava l'equipaggiamento pesante per essere usato dal gruppo sostenuto dall'Iran ha violato l'accordo di cessate il fuoco raggiunto lo scorso novembre. Mentre il presidente libanese Joseph Aoun ha denunciato oggi gli attacchi notturni contro "strutture civili" nel sud del Paese che, secondo il ministero della Salute, hanno causato un morto e sette feriti. "Ancora una volta, il sud del Libano è bersaglio di un odioso attacco israeliano contro strutture civili. Senza alcuna giustificazione né pretesto. Ma la gravità di quest'ultima aggressione risiede nel fatto che essa avviene dopo l'accordo di cessate il fuoco a Gaza", ha affermato.
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