
Con il voto favorevole del Consiglio comunale, il Comune di Sovizzo dà ufficialmente il via all’acquisto dell’ex sede Acli di via Roma 55-57, un edificio storico in stato di abbandono che potrà ora essere recuperato e destinato a nuove funzioni sociali, culturali e aggregative.
L’operazione, del valore complessivo di 335.000 euro, coperta interamente con fondi propri di bilancio, rappresenta un passo decisivo all’interno del più ampio piano di riqualificazione del centro di Sovizzo e del progetto “Piazza Manzoni”, pensato per rendere il cuore del paese più vivo, accessibile e a misura di comunità.
L’immobile – composto da tre unità catastali per un totale di 426 m² – è di proprietà dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero di Vicenza, che ha accettato la proposta di acquisto del Comune in seguito alla perizia di stima redatta. L’atto di compravendita sarà perfezionato non appena completato l’iter dei controlli canonici previsti dalle norme ecclesiastiche.
«L’approvazione da parte del Consiglio segna un passaggio fondamentale – commenta il sindaco Matteo Forlin –. Non si tratta solo di un’operazione immobiliare, ma di un investimento sulla qualità urbana e sociale di Sovizzo. Recuperiamo un luogo storico oggi in disuso, restituendolo alla collettività come spazio pubblico vivo, contemporaneo e accessibile, perfettamente integrato con il nuovo progetto di Piazza Manzoni»
Il sindaco sottolinea anche il valore strategico dell’area: «La posizione dell’ex Acli, a pochi metri dalla piazza, è ideale per ospitare attività rivolte ai giovani e alle associazioni. È un tassello che completa la visione di un centro rinnovato, dove la dimensione sociale e quella urbana si intrecciano in modo armonico.»
Il Consiglio comunale ha approvato la delibera con 9 voti favorevoli e 2 contrari, dichiarando il provvedimento immediatamente eseguibile per accelerare l’iter di compravendita. Nei prossimi mesi l’Amministrazione avvierà un percorso di confronto con realtà associative e giovanili locali per definire la futura destinazione d’uso dell’edificio, con l’obiettivo di farne un nuovo centro di aggregazione e di progettazione condivisa.