
(Adnkronos) – FedEmo-Federazione delle associazioni emofilici, insieme all'Associazione dei pazienti con neuropatie disimmuni (Cidp Aps) e all'Associazione immunodeficienze primitive (Aip Aps), avanza la richiesta di efficientamento e raggiungimento dell’autosufficienza nazionale del sangue e dei prodotti plasmaderivati, per il corretto trattamento dei pazienti in cura con questi prodotti. L'appello – chiarisce la Federazione in una nota – si riferisce sia all’ambito della programmazione, con l’approvazione puntuale del piano per l’autosufficienza in tempi utili alla sua realizzazione, sia stimolando e adeguando il raggiungimento dell’obiettivo minimo di raccolta, portandolo dall’attuale 70% al 90% del fabbisogno. Gli attuali obiettivi di raccolta, secondo FedEmo "non sono evidentemente sufficienti" e auspica che "possano essere innalzati e realizzati per superare le criticità, o potenziali tali, sottolineate anche dal Critical Medicine Act e dalla Union List of Critical Medicines in merito ai farmaci plasmaderivati – immunoglobuline umane e albumina in particolare – in termini di loro approvvigionamento e disponibilità". La Federazione – rimarca la nota – riconosce l’importanza vitale dei plasmaderivati e, con gratitudine, "il valore storico e attuale della generosità dei donatori italiani e della professionalità del personale sanitario in ambito trasfusionale: un valore – sottolinea – determinato dalla volontà e dalle competenze acquisite, che vanno assolutamente sostenute e incentivate a livello nazionale e regionale, con politiche lungimiranti e di sistema, per tutelare la salute e la dignità dei pazienti, da un lato attuando pienamente quanto già stabilito dalla legge e, dall’altro – conclude – fronteggiando adeguatamente politiche fiscali e dazi internazionali che possono compromettere l’erogazione di terapie vitali".
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