Crisi abitativa: il PD Veneto attacca la Regione, “il Piano casa giace immobile da 4 anni”

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Il Partito Democratico del Veneto solleva l’allarme sulla crescente crisi abitativa e punta il dito contro l’immobilità della Regione. Le dichiarazioni arrivano in seguito all’appello lanciato dal sindacato degli inquilini SUNIA.

La Consigliera regionale Chiara Luisetto ha sottolineato che, nonostante la casa sia diventata una vera e propria emergenza in Veneto, “manca un piano per la casa”, e quello esistente “giace immobile nei cassetti della Regione da quattro anni”.

Luisetto evidenzia come la necessità di politiche abitative urgenti si misuri sulla difficoltà dei giovani a trovare casa e sulla fragilità di quelle famiglie che non rientrano nelle graduatorie per l’edilizia pubblica, ma che non sono in grado di sostenere un affitto ai prezzi di mercato. Una “zona grigia” che, secondo l’esponente del PD, richiede interventi adeguati.

Il Partito Democratico ha avanzato proposte concrete per affrontare l’emergenza, tra cui:

  • La creazione di una nuova agenzia regionale per la casa e l’abitare.
  • La destinazione di fondi ad hoc per la rigenerazione e riqualificazione urbana.
  • La previsione di tutele per inquilini e piccoli proprietari.

La Consigliera ha criticato aspramente l’azzeramento, “da parte del Governo e con una Regione inerme”, del fondo affitti e del fondo morosità incolpevole, misure che hanno ampliato il problema. “È mancata in questi anni una regia regionale per costruire politiche, anche con il coinvolgimento dei privati, per dare risposte ad un bisogno crescente di sicurezza e stabilità”, ha concluso Luisetto.

L’azione del Comune di Vicenza e l’appello per un cambio in Regione

Sulla questione è intervenuto anche il segretario provinciale del Partito Democratico e consigliere di maggioranza a Vicenza, Davide Giacomin che ha riconosciuto che la crisi abitativa è un tema “essenziale, sempre più sentito e che va assolutamente affrontato”.

Giacomin ha evidenziato come l’Amministrazione vicentina si sia “già messa in moto” per la riqualificazione di circa cento appartamenti di proprietà comunale e per l’alienazione di strutture inutilizzate da cui ricavare altri 50 alloggi. Tuttavia, ha ammesso che l’impegno comunale “non è sufficiente”.

“C’è bisogno dell’intervento della Regione e dell’introduzione di un piano casa che permetta di andare incontro alle esigenze abitative di tutte quelle fasce di popolazione che oggi non possono permettersi un tetto a prezzo di mercato”, ha ribadito Giacomin. Il segretario provinciale ha lanciato un chiaro messaggio politico: “È il momento di cambiare, è il momento di mettere al centro le persone, è il momento di un cambiamento nella governance Regionale“.