Esplosione durante uno sgombero nel Veronese: morti 3 carabinieri, 13 i feriti. Fermati tre fratelli

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CASTEL D’AZZANO (VERONA) (ITALPRESS) – Tre carabinieri deceduti dopo il crollo di un casolare. Soccorsi 12 appartenenti alle forze dell’ordine e una donna rimasta ferita. E’ il bilancio dei Vigili del Fuoco intervenuti a Castel d’Azzano (Verona) durante un’operazione di sgombero. La squadra di 7 vigili del fuoco sono stati accompagnati in ospedale per accertamenti. Sul posto sono impegnate 25 unità tra squadre ordinarie, unità cinofile e nuclei USAR (Urban Search and Rescue) per la messa in sicurezza dell’area. Le vittime sono il Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, il Carabiniere Scelto Davide Bernardello e il Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà.

Fratello e sorella 60enni, che abitavano nel casolare sono stati fermati. Il terzo fratello, che si era allontanato dopo l’esplosione, è stato fermato in mattinata.

“Si tratta di una famiglia di agricoltori che coltivavano i campi e che purtroppo è stata coinvolta in alcuni fatti delittuosi di ordine economico e ha dovuto subire il recupero di credito sulla casa. Sembra che avessero delle bombole e che abbiano fatto saturare il sottotetto per farlo esplodere. Non volevano abbandonare la casa. Le forze dell’ordine hanno dato esecuzione all’ordine giudiziario”. A spiegarlo a Rainews24 è Antonello Panucci, vicesindaco di Castel d’Azzano.

ZAIA “SUBITO ATTIVATO IL PIANO DI MAXI EMERGENZA”

“Il sistema sanitario regionale aveva previsto, fin dalle prime ore della notte, un presidio preventivo per un’operazione ritenuta ad alto rischio e pianificata nei dettagli dalla Questura di Verona, in collaborazione con i Carabinieri”. Lo dichiara il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in merito all’esplosione avvenuta questa notte.L’intervento – spiega il Presidente Zaia, dopo un aggiornamento con le strutture sanitarie – era mirato allo sgombero di un’abitazione occupata da tre fratelli, soggetti sembra già noti alle autorità. Secondo quanto emerso dai primi riscontri, all’interno dello stabile erano state accumulate bombole di gas e ordigni rudimentali, verosimilmente anche molotov artigianali. La complessità dell’operazione ha richiesto, già dalle ore 2.00, l’attivazione di un presidio sanitario da parte del SUEM 118 dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, con la presenza in loco di un’automedica, un’ambulanza medicalizzata e una ‘base’, posizionate a distanza di sicurezza, ma operative a tutela del dispositivo”.

“Alle 3.05 – prosegue il Presidente – nel momento in cui le forze speciali sono entrate nell’edificio, si è verificata l’esplosione. Immediatamente è stato attivato il piano di maxi emergenza, con il dispiegamento da parte della sanità di un ulteriore mezzo di coordinamento mobile, un’ulteriore automedica, quattro ambulanze aggiuntive e tre ambulanze medicalizzate. Mezzi che hanno assicurato i primi soccorsi e l’ospedalizzazione dei feriti. Contestualmente è stato richiamato in servizio personale medico e infermieristico per garantire la piena operatività del sistema”. “Il bilancio sanitario – precisa il Presidente – è purtroppo gravissimo: tre persone sono decedute sul posto, tutti appartenenti ai reparti speciali dell’Arma dei Carabinieri, e i loro corpi sono stati recuperati dai Vigili del Fuoco tra le macerie. I feriti sono stati portati agli ospedali Borgo Roma (otto codici verdi) e Borgo Trento (due codici rossi, due gialli e cinque codici verdi) dell’Azienda Ospedaliera di Verona, e agli ospedali di Villafranca (cinque codici verdi e un giallo) e Negrar (un codice rosso e un verde). Si tratta di membri delle forze dell’ordine e di due degli occupanti dell’abitazione. Il terzo occupante della casa sarebbe riuscito ad allontanarsi prima dello scoppio”.

“I feriti – conclude Zaia – sono attualmente seguiti dalle equipe mediche della Regione, con diversi gradi di gravità. La macchina sanitaria ha funzionato garantendo un’assistenza tempestiva, professionale e coordinata. Ai soccorritori va il mio ringraziamento per l’impegno dimostrato in un contesto difficile, con rischi rilevanti. Rinnovo il cordoglio e la più sentita vicinanza agli eroi in divisa che hanno pagato un prezzo altissimo per il loro servizio. Personalmente sono profondamente commosso per quanto accaduto e il mio pensiero va anche alle famiglie, duramente colpite da questa tragedia”, termina il Presidente Zaia.

MATTARELLA “SCONCERTO E PROFONDO DOLORE”

“Ho appreso con sconcerto e profondo dolore la notizia della morte dei tre militari dell’Arma dei Carabinieri, Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, Carabiniere Scelto Davide Bernardello e Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, travolti da un’esplosione durante un’operazione di sgombero in provincia di Verona, nella quale sono rimasti feriti anche altri operatori delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco. In questa drammatica circostanza, esprimo la mia solidale vicinanza all’Arma dei Carabinieri e sentimenti di partecipe cordoglio ai familiari, insieme all’augurio di pronta guarigione agli operatori feriti”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo.

MELONI “PROFONDO DOLORE PER LA DRAMMATICA VICENDA”

“Con profondo dolore apprendo della tragica scomparsa di tre Carabinieri e il ferimento di altri 13 tra militari dell’Arma, Vigili del fuoco e Polizia, a seguito di una esplosione mentre era in corso un’operazione di sgombero nel Veronese. Il mio profondo cordoglio e quello del Governo vanno ai familiari delle vittime, insieme alla vicinanza commossa all’Arma, che ho espresso in una telefonata al Comandante generale, generale Salvatore Luongo”. Così in una nota il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Desidero rivolgere un sincero augurio di pronta guarigione ai feriti appartenenti alle Forze dell’Ordine e ai Vigili del Fuoco, e ringraziare il personale sanitario e tutti coloro che sono intervenuti con tempestività e professionalità – prosegue -. Seguo con partecipazione e dolore gli sviluppi di questa drammatica vicenda, che ci richiama ancora una volta al valore e al sacrificio quotidiano di chi serve lo Stato e i suoi cittadini”.

PIANTEDOSI “BILANCIO GIÀ TERRIBILE”

“Le ultime notizie non dicono ancora niente in modo chiaro, era un’operazione congiunta di polizia, delegata anche dall’autorità giustiziaria e nel corso di questa operazione, nel momento dell’accesso forzoso fatto all’interno di questo appartamento i testimoni raccontano che è stato subito visibile e sensibile l’odore del gas, qualche istante dopo c’è stata la deflagrazione, probabilmente adesso è molto prematuro, quindi è ancora tutto molto prematuro. Ci sono tre deceduti, militari dell’Arma dei Carabinieri, un bilancio già terribile, ma diversi feriti anche di altri militari e c’erano anche agenti della Polizia di Stato”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, intervenuto a “uno mattina news” sulla strage in Veneto. “È un altro pesante tributo dell’Arma dei Carabinieri a un’operazione di sgombero? Non c’è dubbio, non c’è dubbio. Va sottolineata la difficoltà di questo lavoro, la complessità, la potenziale pericolosità che dietro ogni operazione di questo tipo si nasconde, perché a volte si fanno operazioni che presentano queste insidie”.

“Era inimmaginabile che ci fosse un livello di aggressività di questo tipo. È il momento di unirci nel dolore, poi faremo le analisi giuste ma soprattutto staremo vicini ai familiari”. Queste, ancora, le parole del ministro dell’Interno parlando con i giornalisti. “Si doveva eseguire uno sgombero, c’erano stati dei tentativi in passato, e sembra che ci fosse anche un intervento di mediazione, con esperti mediatori, con un contatto che sembrava potesse essere foriero di una conclusione positiva. È stato un atto proditorio, quasi premeditato, ma sono le prime ricostruzioni, è giusto che gli inquirenti facciano il loro lavoro”, ha aggiunto.

CROSETTO “IMMENSO DOLORE PER I 3 CARABINIERI”

“Con immenso dolore ho appreso stamattina della tragica scomparsa di tre Carabinieri, caduti in servizio questa mattina a Castel d’Azzano (VR), travolti da un’esplosione durante un’operazione di sgombero”. Così il Ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Desidero rendere onore alla memoria del Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, del Carabiniere Scelto Davide Bernardello e del Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, che hanno sacrificato la propria vita compiendo fino all’ultimo il loro dovere al servizio del Paese. In questo momento di profonda tristezza, a nome mio personale, come Ministro della Difesa, come padre e come cittadino, e a nome di ogni donna e uomo della Difesa, esprimo il più sincero e commosso cordoglio alle famiglie delle vittime, ai loro cari e a tutta l’Arma dei Carabinieri. Ho manifestato la mia vicinanza al Comandante Generale dell’Arma, Generale Salvatore Luongo, assicurando la piena e concreta vicinanza della Difesa in questo momento così doloroso. La grande famiglia della Difesa si stringe con affetto e rispetto intorno ai familiari dei militari caduti”.

“Esprimo inoltre la mia più sentita vicinanza e il mio pieno sostegno ai Carabinieri, agli agenti delle forze dell’ordine e ai Vigili del Fuoco rimasti feriti nell’esplosione. A loro va il nostro pensiero, la nostra gratitudine e l’augurio di una pronta guarigione. Il loro coraggio, la loro dedizione e il loro spirito di servizio rappresentano un esempio straordinario di amore per il Paese e per i valori che lo tengono unito” ha concluso Crosetto.

SALVINI “UNA PREGHIERA PER I MILITARI UCCISI”

“Morti mentre facevano il loro dovere, sgomberando un casale in provincia di Verona che è esploso. Una preghiera per i tre militari rimasti uccisi nell’esplosione, un forte abbraccio alle loro famiglie e all’Arma dei Carabinieri”. Lo scrive su X il vicepremier e Ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini.

PROCURATORE TITO “ESITO INASPETTATO E DOLOROSO”

“Carabinieri e Polizia hanno cercato di agire in massima sicurezza ma l’esito è stato molto inaspettato e doloroso”. Sono le prime parole del procuratore capo di Verona, Raffaele Tito giunto sul posto della tragedia. “E’ stata una tragedia incredibile. Dovevamo eseguire un decreto di perquisizione”

– Foto Vigili del Fuoco –

(ITALPRESS).